I 5 ETF legati alle Auto Elettriche cui investire oggi

Il mondo dei veicoli elettrici e gli ETF collegati alle auto elettriche stanno conquistando i mercati finanziari. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla rapida ascesa del prezzo delle azioni Tesla, ma è solo uno dei tanti titoli che potremmo menzionare. Società come Rivian, NIO, Li Auto e Xpeng hanno attirato su di sé tantissima attenzione.

Gli ETF sono molto pratici in un settore come questo. Essendo un mercato giovane e in rapida espansione, nessuno può dire con esattezza quali saranno le quote di mercato dei diversi produttori tra 10 o 20 anni. Quello che tutti quanti possiamo facilmente immaginare, però, è che l’adozione delle auto elettriche continui a ritmo spedito.

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La mobilità elettrica è uno dei settori con più ETF negoziabili

Investire su un fondo a gestione passiva ci permette di diversificare su più società, riducendo il rischio complessivo del portafoglio anche con un capitale minimo. Oggi possiamo anche approfittare di diversi broker che ci permettono di comprare questi ETF senza commissioni, in modo da risparmiare sui costi di intermediazione. Un esempio celebre è quello di eToro, che al momento è il nostro broker raccomandato per comprare ETF sulle auto elettriche.

Quelli che ti presentiamo di seguito sono i 5 ETF legati ai veicoli elettrici su cui investire oggi. Al di sotto della presentazione dei fondi, puoi trovare gli esatti criteri di scelta che abbiamo utilizzato per selezionarli.

#1 iShares Electric Vehicles and Driving Technology UCITS ETF

  • Ticker: ECAR
  • ISIN: IE00BGL86Z12
  • Spese complessive: 0,40%

Questo ETF è direttamente correlato alle aziende che producono auto elettriche, veicoli elettrici in generale o componenti necessarie per questa filiera produttiva. In questo modo, un singolo ETF ci permette di ottenere una diversificazione piuttosto interessante su tutti i principali titoli che partecipano al settore degli EVs.

All’interno del fondo, attualmente le tre società più presenti sono Tesla, Nvidia e BYD. Sono presenti anche molti produttori tradizionali di automobili, che stanno elettrificando a poco a poco la loro offerta. Per fare due esempi concreti, Ford e Toyota in questo momento rappresentano oltre il 5% del patrimonio del fondo.

Per quanto concerne l’area geografica da cui provengono i titoli, abbiamo a che fare con un fondo che copre tutto il mondo.  L’indice replicato da questo ETF è il STOXX Global Electric Vehicles & Driving Technology NET Index.

Il motivo per cui apprezziamo particolarmente questo ETF è la sua capacità di offrirci esposizione a tutti i titoli che possono beneficiare della rivoluzione elettrica, dall’azienda che produce le batterie fino a quella che fornisce i sensori che renderanno possibile la guida autonoma.

Nel complesso, questo ETF da solo è in grado di darci tutto ciò che potrebbe servirci per esporci al settore delle auto elettriche.

#2 Global X Lithium & Battery Tech UCITS ETF USD (Acc)

  • Ticker: LIT
  • ISIN: US37954Y8553
  • Spese complessive: 0,75%

Ecco un ETF interessante per investire sulla componente più critica dei veicoli elettrici: le batterie. Riuscire a produrre batterie economiche, durevoli, con un’autonomia sufficiente e una velocità di carica ragionevole è sempre stata la grande sfida dei produttori di auto elettriche.

Questo ETF ci espone direttamente alle società che sono collegate a questo settore, per cui ci offre un focus molto ristretto rispetto al primo fondo che abbiamo presentato più in alto. Al momento, le tre aziende più rappresentate nel patrimonio di Global X Lithium & Battery sono Albemarle, Tesla e TDK Corp. L’unico limite di questo fondo è la quantità di costi annui, non la più conveniente nel mondo degli ETF.

Guardando l’elenco dei titoli che compongono l’ETF, ci accorgiamo subito che si tratta soprattutto di società growthMolte di queste non sono ancora profittevoli e stanno investendo il più possibile sulla crescita del loro business, in modo da accaparrarsi quote di mercato.

settori e aree geografiche rappresentate nell'etf Global X Lithium & Battery Tech UCITS ETF USD Acc
Settori e aree geografiche rappresentate nel Global X Lithium & Battery Tech UCITS ETF USD (Acc)

Molto interessante anche il fatto che nel paniere siano presenti molti produttori di litio. Per quanto questo materiale abbia qualche problema strategico -dalla scarsa reperibilità alla difficoltà nello smaltimento-, a oggi rimane essenziale per la produzione di batterie efficienti da installare sui veicoli elettrici.

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#3 L&G Hydrogen Economy UCITS ETF

  • Ticker: HTWO
  • ISIN: IE00BMYDM794
  • Spese complessive: 0,49%

Ecco un altro ETF molto interessante, che potrebbe sembrare leggermente fuori tema. In realtà l’idrogeno green è una tecnologia molto promettente e ha perfettamente senso diversificare i nostri investimenti anche su questo settore.

In questo momento, i veicoli alimentati da batterie al litio sono molto più economici e le stazioni di ricarica sono ampiamente più reperibili rispetto a quelle per i veicoli a idrogeno. La situazione, però, potrebbe cambiare nel corso del tempo: l’idrogeno pulito diventa sempre più economico e specialmente i mezzi pesanti -autocarri, autobus e veicoli industriali specializzati- potrebbero beneficiarne.

A nostro avviso, diversificare gli investimenti per includere anche l’idrogeno è una scelta prudente che fortifica il portafoglio e lo rende meno esposto alla volatilità tecnologica che stiamo vivendo in questi anni.

Questo ETF ha anche un profilo di costi piuttosto conveniente e include titoli che hanno a che fare con l’idrogeno a vario titolo. Dalle società che lo producono a quelle che stanno lavorando sui veicoli alimentati da questo gas, in modo molto simile a quanto fa il primo ETF della nostra lista per i veicoli a batteria.

I tre titoli più rappresentati in questo ETF sono Xcel Energy, Toyota e Weichai Power. La diversificazione geografica è molto ampia: gli Stati Uniti rappresentano il 24% del fondo nel momento in cui scriviamo, seguiti da Regno Unito, Giappone e Germania che si trovano tutte intorno al 12%.

#4 SPDR® S&P Kensho Smart Mobility ETF

  • Ticker: HAIL
  • ISIN: US78468R6898
  • Spese complessive: 0,45%

Ecco un altro ETF molto interessante che condivide alcune caratteristiche con quelli già presentati, ma si configura come un’alternativa più appropriata agli investitori che vogliono ridurre la volatilità del loro portafoglio. HAIL è un ETF che investe solo in società che fanno parte dell’indice S&P 500 e che sono collegate alla mobilità intelligente.

Il fatto che solo le aziende dello Standard & Poor’s 500 si qualifichino per farne parte, in automatico implica che i titoli in cui il fondo investe abbiano una capitalizzazione elevata. Bisogna comunque notare che non fanno parte del patrimonio del fondo soltanto titoli connessi strettamente alle auto elettriche; tutto ciò che è legato al modo moderno di vivere la mobilità, dal ride sharing ai monopattini elettrici, si qualifica a farne parte.

Al momento le tre azioni più rappresentate nel patrimonio del fondo sono Allison Transmission Holdings, Avis Budget Group e Meritor Inc. Tre nomi che non avevamo ancora incontrato in questa guida, ma scorrendo l’elenco ne troviamo altri comuni con altri ETF di cui abbiamo già parlato: Tesla, Qualcomm e Honda, per fare degli esempi.

dettaglio della composizione del fondo SPDR® S&P Kensho Smart Mobility ETF
Dettaglio della composizione del fondo SPDR® S&P Kensho Smart Mobility ETF

Questo ETF è molto interessante, perché il futuro della mobilità non passa soltanto attraverso il cambio da motori a scoppio a motori elettrici. Molte altre tecnologie possono cambiare il nostro modo di spostarci: la guida autonoma, i veivoli elettrici, i droni per le consegne e altro ancora.

Tutto questo ci richiede una spesa di gestione annua dello 0,45%, che per un ETF settoriale non è affatto male. Un fondo completo per esporsi al cambiamento della mobilità, con spese ragionevoli.

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#5 Simplify Volt RoboCar Disruption and Tech ETF

  • Ticker: VCAR
  • ISIN: US82889N8891
  • Spese complessive: 0,95%

Concludiamo il nostro elenco con un ETF molto particolare, adatto a chi vuole correre rischi maggiori in cambio di un potenziale di ritorno più alto. A differenza degli altri fondi che abbiamo presentato fino a qui, VCAR non replica un indice bensì è un fondo gestito attivamente.

Il management del fondo investe in una manciata di società ad alto potenziale tecnologico, con un forte orientamento alla crescita. Per rendere ancora più marcata l’esposizione a questi titoli, vengono utilizzate le opzioni anziché l’acquisto diretto dei titoli.

Queste caratteristiche rendono VCAR un ETF indubbiamente molto volatile, ma anche un ETF in grado di rivalutarsi rapidamente mano a mano che le società su cui investe diventano realtà consolidate. Bisogna essere consapevoli di star correndo rischi maggiori rispetto a quelli prospettati dagli altri fondi di cui abbiamo parlato.

Al momento, le tre società su cui il fondo investe di più sono BHP Billiton, Tesla e Nvidia. Sono presenti molti titoli connessi alle terre rare e ai semiconduttori, materiali essenziali per poter produrre i chip e le batterie con cui vengono fabbricate le automobili elettriche.

Come abbiamo scelto gli ETF

Ci sono diversi parametri oggettivi che abbiamo utilizzato per selezionare gli ETF presentati in questa guida. Tanto per cominciare, ovviamente, i fondi devono avere a che fare con le auto elettriche. Anziché concentrarci soltanto sui produttori di veicoli fatti e finiti, abbiamo costruito un portafoglio diversificato che copre tutta la filiera.

Abbiamo anche introdotto un fondo sulla mobilità smart e sull’idrogeno pulito, in modo da investire su tutte le tecnologie più importanti che si stanno sviluppando di pari passo all’avvento delle auto elettriche. Una volta scremata la lista degli ETF rimasti, abbiamo utilizzato dei criteri di scelta matematici:

  • Totale delle spese previste dal fondo
  • Livello di diversificazione geografica
  • Solidità della società che gestisce l’ETF
  • Ove possibile, abbiamo selezionato ETF compatibili con le normative europee che sono contraddistinti dalla sigla UCITS all’interno del nome
  • Dati di bilancio fondamentali e tasso di crescita delle società presenti nei diversi fondi

Il risultato è un mix bilanciato di ETF con cui puoi esporti alla crescita del settore dei veicoli elettrici nel modo più ampio possibile. Tuttavia è chiaro che, per forza di cose, società come Tesla o Nvidia siano presenti in quasi tutti i fondi del settore.

Se vuoi investire in questi e altri ETF senza pagare commissioni, ti suggeriamo di dare un’occhiata all’elenco delle migliori piattaforme di trading secondo l’indagine annuale della nostra redazione. Un broker che riteniamo particolarmente conveniente è Markets.com, un broker molto affidabile e con costi estremamente bassi che ti permette anche di comprare azioni senza commissioni per i primi 90 giorni in cui sei iscritto al servizio.

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Conclusioni

Il mondo delle auto elettriche è molto promettente, e gli ETF sono un modo per esporci alla crescita del settore senza dover puntare su un singolo titolo o una singola tecnologia. Con l’arrivo del car sharing, dei monopattini elettrici e del ride sharing, negli ultimi 10 anni il nostro modo di spostarci è già cambiato molto; cambierà ancora di più in futuro con l’avvento di auto elettriche sempre più efficienti e poi ancora con la guida autonoma.

Il fermento per queste nuove soluzioni è in costante crescita e già nei prossimi 5-6 anni i prezzi delle auto elettriche potrebbero arrivare a pareggiare quelli delle auto con motore a scoppio di pari livello. Come sempre, il vero frutto degli investimenti sulle tecnologie più promettenti si vede a lungo termine.

La nostra opinione è che i 5 ETF presentati in questa guida offrano il giusto livello di diversificazione geografica, tecnologica e settoriale. Come sempre, ricordiamo che queste sono le opinioni della nostra redazione e non rappresentano consigli d’investimento.

Puoi anche approfittare di eToro -clicca per il sito- per investire su tutti i principali ETF senza pagare commissioni. In questo modo diventa ancora più conveniente esporsi al settore dei veicoli elettrici, tagliando i costi di intermediazione tipici delle banche e dei consulenti finanziari.

Nota sul conflitto di interesse: dal momento che la nostra redazione è composta da investitori, uno o più degli ETF che trovi presentati in questa guida sono presenti nel portafoglio d’investimento dei nostri autori o potrebbero diventarlo in futuro. La nostra filosofia è quella di presentare strumenti finanziari in cui noi stessi crediamo per primi.

FAQ

Conviene investire in ETF di produttori di auto elettriche?

Le auto elettriche stanno guadagnando quote di mercato rapidamente, e lo scarto di prezzo rispetto agli equivalenti a benzina o diesel si riduce di anno in anno. Per questo sono una tecnologia interessante su cui investire, specialmente se lo si fa con un orizzonte di lungo termine.

Qual è il miglior ETF legato ai veicoli elettrici?

iShares Electric Vehicles and Driving Technology UCITS ETF è un ETF che ti permette di ottenere la più ampia esposizione possibile al mondo dei produttori di veicoli elettrici e dei fornitori che producono batterie e altre componenti.

Meglio investire in ETF sull’idrogeno o sulle batterie al litio?

In questo momento le batterie al litio sono una soluzione più pratica e conveniente per la mobilità rispetto all’idrogeno verde, ma in futuro questi equilibri potrebbero cambiare. Per questo consigliamo di diversificare gli investimenti, anziché cercare di predire il futuro, comprando entrambi gli ETF.

C’è un ETF legato alla guida autonoma?

Sì, il fondo iShares Electric Vehicles and Driving Technology UCITS ETF ti permette di ottenere diretta esposizione alle società che producono veicoli elettrici e a tutte le società coinvolte nello sviluppo delle soluzioni per la guida autonoma.

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