Come funziona la Borsa? Spiegazione completa per principianti
Sapere come funziona la Borsa Valori è il primo step per chi vuole approcciare il mondo degli investimenti. Spesso le persone iniziano comprando azioni ed ETF senza conoscere le basi di questo mondo: perché abbiamo le Borse Valori, chi le gestisce, come vengono determinati i prezzi degli strumenti finanziari e in che modo si può accedere agli investimenti in Borsa.
Oggi vogliamo fare una spiegazione completa, adatta ai principianti, in modo che tu possa capire tutte le meccaniche alla base di questo mondo ed eventualmente iniziare a investire.
Scopriremo tutto sulle origini e sui meccanismi che regolano il funzionamento delle Borse e menzioneremo anche alcuni broker, come eToro (trovi il sito ufficiale qui) che sono particolarmente convenienti per chi vuole iniziare a investire.
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In questo modo anche un principiante, che magari non sa nemmeno come funziona la borsa, può ottenere gli stessi rendimenti di un investitore esperto (in relazione al capitale investito). E’ può addirittura imparare a investire in borsa, se vuole, proprio osservando quello che fanno i migliori.
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Cos’è una Borsa Valori?
La Borsa Valori è la sede ufficiale degli scambi degli strumenti finanziari che sono, per l’appunto, quotati in Borsa. L’obiettivo delle Borse è fare in modo che a tutti gli investitori di tutto il mondo venga dato un unico riferimento di prezzo per certi asset. Per esempio il petrolio Brent è quotato a Londra, per cui il prezzo della Borsa di Londra offre a tutte le persone di tutto il mondo un riferimento per sapere a quanto viene venduto il petrolio Brent in questo preciso momento.
Lo stesso vale per tutte le altre categorie di strumenti finanziari che vengono scambiate in Borsa: azioni, obbligazioni, ETF, metalli preziosi, warrant e via discorrendo. Una volta le Borse erano anche il luogo degli scambi tra chi comprava e chi vendeva questi strumenti: probabilmente hai in mente la scena di qualche film famoso, come Una poltrona per due, quando ancora ci si recava fisicamente sul trading floor delle Borse per comprare o vendere strumenti finanziari su pezzi di carta.
Oggi il mercato si è evoluto, soprattutto con l’introduzione del trading online. Gli ordini vengono inviati in via telematica ai server della Borsa, che spesso non si trovano nemmeno nell’edificio principale che ospita la Borsa Valori. Il server smista gli ordini di acquisto e di vendita, e in base a questi determina quale sia il prezzo di equilibrio tra domanda e offerta per ciascuno strumento.
Non tutti possono trasmettere ordini alle Borse. Per farlo bisogna essere accreditati come broker, altrimenti non è possibile avere un collegamento diretto con la Borsa. Gli investitori privati e le aziende, dunque, scelgono un broker che trasmetta i loro ordini e che permetta loro di comunicare indirettamente con la Borsa.
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Capire la Borsa: cosa devi sapere
Per capire come funziona la Borsa, devi capire prima di tutto a che cosa serve. La Borsa Valori è estremamente utile per l’economia, anche per l’economia reale, non solo per chi vive di finanza. Si tratta di un’istituzione che aiuta l’economia a funzionare meglio in diversi modi:
- Le aziende possono raccogliere fondi quotandosi in Borsa. Nel giorno della loro quotazione, offrendo le azioni sul mercato, ottengono moltissima liquidità che possono investire per finanziare la loro crescita futura;
- Chi opera in settori fortemente legati alle materie prime, ad esempio i gioiellieri che comprano e vendono oro, ha bisogno di sapere esattamente a quanto si compra e a quanto si vende quella materia prima in tutto il mondo;
- Una persona che ha comprato un’obbligazione ma non vuole tenerla fino alla scadenza può venderla in Borsa, sapendo che riceverà un prezzo equo dettato dalla legge di domanda e offerta, e sapendo che grazie alla grande quantità di scambi che avvengono in Borsa sarà facile trovare un compratore;
- Gli agricoltori possono abbassare il rischio delle loro coltivazioni vendendole in anticipo attraverso i futures, in modo da essere sicuri che quando il raccolto sarà pronto verrà venduto al prezzo determinato dal contratto future.
Questi sono soltanto alcuni esempi di come le Borse aiutino l’economia a funzionare in un modo più fluido, facilitando gli scambi internazionali e riducendo il rischio di mercato in molti settori. Più avanti faremo un piccolo esempio di come l’assenza della quotazione in Borsa nel mercato delle cipolle negli Stati Uniti sia la causa di molti problemi per la filiera collegata.
Ora vogliamo invece concentrarci sul ruolo di alcuni importanti operatori nel mondo delle Borse, in modo da capire esattamente chi sono e cosa fanno per facilitare gli scambi di Borsa.
1 – Il ruolo del broker
Come abbiamo accennato, non tutti possono inviare ordini al server delle Borse Valori. I risparmiatori privati devono rivolgersi a un broker, cioè una società autorizzata a fare da intermediario tra i suoi clienti e la Borsa.
Il broker ha sostanzialmente due compiti. Il primo è quello di combinare tra loro gli ordini dei clienti, in modo tale da non intasare i server delle Borse. Se ad esempio un cliente vuole acquistare azioni Nike a 100$, mentre un altro cliente vuole vendere azioni Nike a 100$, il broker eseguirà internamente questo ordine senza doverlo trasmettere alla Borsa.
Meno intasati sono i server delle Borse, più facilmente questi riescono a fare il loro lavoro di intermediazione tra gli ordini dei broker di tutto il mondo determinando correttamente il prezzo di equilibrio dei vari strumenti.
Il secondo compito dei broker è quello di fornire ai clienti un kit completo di servizi necessari per investire. Questo kit include:
- Una piattaforma di trading, cioè un software dal quale le persone possono controllare tutti i prezzi dei vari strumenti finanziari, i loro grafici e le notizie più importanti;
- Un portafoglio titoli, cioè un servizio che tiene in custodia tutti gli strumenti finanziari posseduti dai clienti di modo da permettere loro di venderli o di controllare come sta andando il saldo dei loro investimenti;
- Un servizio di assistenza clienti per rispondere a eventuali problemi, dubbi o domande;
- La gestione della contabilità fiscale, in modo tale da permettere ai clienti di svolgere facilmente gli adempimenti necessari in fase di dichiarazione dei redditi.
Tutto questo rende i broker estremamente importanti per il funzionamento dei mercati finanziari. Ti suggeriamo di provare gratuitamente alcuni dei nostri broker preferiti come Trade.com (qui per il sito ufficiale) e XTB (qui per il sito ufficiale). Entrambi ti permettono di aprire un conto demo gratuito per allenarti usando solo denaro virtuale.
2 – Il proprietario della Borsa Valori
Potrà sembrarti strano, ma le Borse Valori non sono -nella maggior parte dei casi- enti pubblici. Esistono dei regolatori pubblici, come la Consob in Italia, che si occupano di vigilare sul corretto svolgimento delle transazioni di Borsa e sulla trasparenza della loro gestione. Le Borse, però, sono per la gran parte private.
Alcuni dei principali gestori di Borse di tutto il mondo sono:
- NYSE Euronext – Una delle 100 società più capitalizzate degli Stati Uniti, che si occupa di gestire il New York Stock Exchange (NYSE) di Wall Street e alcune delle più importanti Borse europee;
- Nasdaq Inc. – Chiaramente i proprietari dell’omonima Borsa Valori, il Nasdaq di New York, sede dove tipicamente preferiscono quotarsi le società più innovative e tecnologiche;
- LSE Group – Il gruppo che gestisce la Borsa di Londra, Borsa Italiana e per poco ha mancato la fusione con Deutsche Borse che avrebbe aggiunto al portafoglio anche la Borsa di Francoforte.
Tra l’altro queste società sono anche quotate in Borsa a loro volta, per cui puoi comprare e vendere le loro stesse azioni e diventarne in piccola parte proprietario.
3 – Le autorità di vigilanza
Chiaramente le Borse sono un luogo dove circola moltissimo denaro, per cui è molto importante avere degli enti pubblici che controllino il regolare svolgimento delle operazioni. In Italia questo compito spetta alla Consob, nel Regno Unito alla FCA, negli Stati Uniti alla SEC. C’è anche un’autorità europea, la ESMA, che si occupa di armonizzare l’operato dei singoli Stati Membri.
Le autorità di vigilanza si occupano di controllare la legittimità dell’operato dei broker e delle Borse Valori. Questo significa, ad esempio, evitare che ci siano delle manipolazioni nei prezzi di mercato o altri reati di natura finanziaria. Un reato particolarmente comune, ad esempio, è quello di insider trading: non si possono utilizzare delle informazioni confidenziali, non di dominio pubblico, per fare operazioni di Borsa.
Le autorità di vigilanza controllano anche l’operato dei broker, assicurandosi che la loro operatività sia trasparente secondo tutti i criteri previsti dalla legge. Per questo, ad esempio, un broker online come XTB (trovi il sito ufficiale qui) è estremamente affidabile; sconsigliamo sempre, invece, di rivolgersi a un intermediario che non abbia la licenza europea e l’autorizzazione Consob.
Come si guadagna in Borsa?
Se ti stai avvicinando all’argomento delle Borse Valori, molto probabilmente il motivo è che vorresti cominciare a investire. In questo caso può sicuramente esserti utile sapere in che modo si può trarre profitto dalle operazioni sui mercati finanziari.
Ci sono diversi modi in cui un investitore può guadagnare dalle sue operazioni in Borsa. Questi includono:
- Comprare delle azioni per ricevere i dividendi, cioè una parte dei profitti che l’azienda genera ogni anno;
- Comprare un’azione o un altro strumento finanziario a un prezzo basso, per poi rivenderlo a un prezzo più alto;
- Vendere allo scoperto un’azione o un altro strumento finanziario, per guadagnare dal ribasso del suo prezzo;
- Incassare i premi sulle opzioni oppure speculare su questo tipo di strumenti finanziari.
Ci sono decine di categorie di strumenti finanziari che vengono scambiati in Borsa e ognuno di questi presenta i suoi modi per speculare o per investire con un orizzonte di lungo termine. In generale, però, possiamo dire che i modi per guadagnare sono sostanzialmente due: la rendita generata dagli interessi o dai dividendi, oppure le plusvalenze che si ottengono comprando e vendendo strumenti a prezzi diversi.
Ci sono soprattutto tre categorie di strumenti finanziari su cui investono i piccoli risparmiatori e che ti può essere utile conoscere: si tratta delle azioni, delle obbligazioni e degli ETF. Di seguito li esaminiamo uno per uno, in modo da aiutarti a capire come funzionano e come puoi inserirli nella tua strategia di investimento.
Azioni
Le azioni sono quote di proprietà di una società. Quando compri un’azione, stai diventando parzialmente il proprietario di quell’azienda insieme a tutti gli altri azionisti. Dal momento in cui hai una quota di proprietà, puoi guadagnare dalle azioni in Borsa in due modi:
- Se l’azienda cresce e il suo valore aumenta, anche la tua azione verrà di più e potrai rivenderla a un prezzo più alto;
- Se l’azienda chiude il suo bilancio in profitto, può decidere di distribuirne una parte sotto forma di dividendo agli azionisti.
Normalmente le azioni vengono considerate un investimento più rischioso rispetto alle obbligazioni, perché non c’è nessuna garanzia dei profitti che una società potrebbe fare in futuro. Tu non hai la sicurezza di guadagnare, perché la società non ti deve niente: il risultato dipenderà dall’andamento dell’azienda nel corso del tempo.
Un maggior rischio significa anche un maggiore potenziale di rendimento. Infatti le azioni sono, nel lungo termine, più profittevoli delle obbligazioni in un modo piuttosto netto. L’indice S&P 500, cioè l’indice che raccoglie le 500 aziende più grandi quotate in Borsa negli Stati Uniti, è cresciuto in media del 10-11% ogni anno tra il 1926 e oggi.1
Quando si investe con un obiettivo di lungo termine, è una buona idea costruire un portafoglio esclusivamente azionario o in gran parte azionario. Infatti, anche se ci saranno dei periodi di recessione lungo il cammino, la crescita mondiale dell’economia ha sempre storicamente battuto le flessioni nei periodi di recessione.
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Obbligazioni
Le obbligazioni o “bond” sono titoli di debito, per cui quando compri un’obbligazione stai diventando creditore di un’azienda o di uno Stato. Le obbligazioni emesse dal Tesoro di una nazione vengono dette obbligazioni governative, mentre quelle emesse da una società privata vengono dette obbligazioni corporate.
Possiamo definire le obbligazioni proprio come un prestito. Quando compri l’obbligazione, la società o la nazione che l’ha emessa incassano la liquidità. Dopodiché te la rimborsano con gli interessi, passato un certo periodo di tempo. Il vantaggio delle obbligazioni è che sono meno rischiose, perché sai in anticipo quale sarà il loro rendimento e chi le emette è costretto a rimborsarle.
L’unico caso in cui le obbligazioni non vengono rimborsate è quello di insolvenza dell’emittente, come quello di una società che fallisce o di un governo che dichiara default. Dall’altra parte, proprio perché questi strumenti sono meno rischiosi, anche il loro rendimento è più basso rispetto a quello delle azioni.
ETF
ETF è l’acronimo di Exchange Traded Funds, cioè “fondi quotati in Borsa”. Si tratta di una categoria di strumenti divenuta molto popolare nel corso degli ultimi anni. Con l’avvento di piattaforme come Robinhood e servizi come Moneyfarm, sempre più persone hanno iniziato a gestire in proprio i loro risparmi. Anziché affidarsi ai fondi comuni d’investimento, come quelli proposti da banche, assicurazioni e promotori finanziari, la scelta di investire in proprio permette di risparmiare molto sulle commissioni.
Gli ETF sono fondi che non vengono gestiti in modo attivo, ma si limitano a replicare un indice. Prima abbiamo citato ad esempio l’indice Standard & Poor’s 500, che include le 500 aziende più grandi degli Stati Uniti. Gli ETF che replicano l’indice S&P 500 contengono le stesse identiche azioni dell’indice, nella stessa identica proporzione. Esistono sia ETF azionari, sia ETF obbligazionari.
Il grande vantaggio degli ETF è che acquistando una singola quota, stai indirettamente investendo su tutte le azioni o le obbligazioni presenti all’interno del fondo. Servirebbero centinaia di migliaia di euro per fare la stessa cosa investendo manualmente su tutte le società dello Standard & Poor’s 500, mentre la quota di un ETF costa in media 10-20€.
Un altro grande vantaggio degli ETF è che non hanno un gestore attivo, come i fondi comuni proposti dai promotori finanziari, dalle banche e dalle assicurazioni. Mancando un gestore che fa attivamente trading con i risparmi dei clienti, i costi sono drasticamente più bassi: dal 2-3% annuo di un fondo comune si scende allo 0,1-0,25% tipico degli ETF.
La crescente popolarità di questi strumenti ha fatto sì che ormai siano ampiamente inseriti anche all’interno delle piattaforme di trading. Un ottimo broker per investire in ETF è XTB (qui per il sito ufficiale).
Futures
I futures sono un altro strumento finanziario molto comune che viene scambiato in Borsa. Quando compri un future, compri un contratto che ti dà diritto a ricevere qualcosa in futuro. Ad esempio, se acquisti un future sul petrolio con scadenza a dicembre del prossimo anno, pagherai ora il petrolio e sarai certo di riceverlo a dicembre del prossimo anno.
Il grande vantaggio dei futures è che permettono alle società coinvolte in alcuni settori di non esporsi troppo al rischio di mercato. Immagina di essere il proprietario di un’azienda che produce pasta: se il prezzo del grano dovesse aumentare nel corso del prossimo anno, spenderai di più per ottenere una delle tue materie prime più importanti. Questo potrebbe voler dire alzare i prezzi dei prodotti, vendendone di meno, oppure tenere gli stessi prezzi e ridurre il tuo margine di guadagno.
Per abbassare questo rischio puoi semplicemente acquistare dei futures sul grano. In questo modo sei sicuro che pagherai adesso al prezzo corrente di mercato, ma non dovrai sostenere le spese e i rischi di mantenere le scorte in magazzino per un anno. I futures sono anche uno strumento speculativo: se pensi che tra un anno il prezzo del petrolio sarà più alto di ora, puoi comprare un future e vendere il petrolio in futuro a un prezzo maggiorato.
Nel 1955, il cittadino americano Vincent Kosuga decise di manipolare il prezzo delle cipolle comprando tutti i futures e tutte le cipolle disponibili sul mercato per poi rivenderle a un prezzo maggiorato.2 L’effetto fu un aumento esponenziale dei prezzi delle cipolle, che fu portato addirittura all’attenzione della Casa Bianca.
La Commodity Exchange Authority decise che per la natura del mercato delle cipolle, sarebbe stato meglio introdurre un divieto alla vendita di futures su questa materia prima. Così, nel 1958, il presidente Eisenhower firmò l’Onion Futures Act, che vietò da lì in avanti questo tipo di strumento. Ancora oggi la legge è in vigore e causa una volatilità molto elevata sul mercato delle cipolle, che rende la vita difficile agli agricoltori, mostrando nuovamente il grande impatto che le Borse hanno nello stabilizzare e fluidificare l’economia.
Come vengono determinati i prezzi in Borsa?
A questo punto ti dovrebbe essere chiaro che il ruolo delle Borse Valori non è più quello di essere un mercato dove le persone si ritrovano fisicamente a scambiare strumenti finanziari, come succedeva un tempo. Piuttosto oggi le Borse sono la sede per l’esecuzione degli ordini che i broker inviano in via telematica, ma soprattutto si occupano di determinare il prezzo dei vari strumenti finanziari.
Il compito di determinare i prezzi di mercato in ogni momento è in assoluto il più importante per una Borsa Valori. Per farlo, prima di tutto, il server della Borsa riceve gli ordini da parte dei broker. Gli ordini sono in entrata e in uscita, ognuno con un suo prezzo di esecuzione.
Se una persona vuole comprare una certa azione a 12€, ma il venditore che chiede di meno sta vendendo a 14€, non vengono eseguiti né l’ordine di acquisto né l’ordine di vendita. Ma se il compratore è disposto a salire a 13€ e il venditore è disposto a scendere a 13€, allora gli ordini vengono eseguiti e cancellati dalle richieste in sospeso.
Una Borsa non quota mai un singolo prezzo per gli strumenti finanziari, bensì due:
- Il prezzo bid, che è quello del compratore con l’offerta più alta. In italiano ogni tanto lo si sente chiamare “prezzo denaro”;
- Il prezzo ask, quello che il venditore con l’offerta più bassa è disposto ad accettare. In italiano lo si traduce con “prezzo lettera”.
Alle volte viene utilizzata la media tra i due prezzi per determinare il prezzo di mercato, quando si vuole definire con un solo numero il prezzo a cui viene scambiato un certo asset. La differenza tra il prezzo bid e il prezzo ask, invece, prende il nome di “spread“.
Le principali Borse del mondo
Ora che abbiamo chiarito esattamente come funziona una Borsa e quali siano gli attori più importanti in questo mercato, può esserti utile conoscere le principali Borse mondiali. Qui riportiamo quelle più conosciute:
- NYSE – Il New York Stock Exchange, che ha sede nella celebre Wall Street, è la più grande Borsa degli Stati Uniti;
- Nasdaq – L’altra grande Borsa di New York, con sede a Times Square, dove prevalentemente scelgono di quotarsi le società tech;
- Borsa di Milano – La sede di Borsa Italiana, dove sono quotate tutte le principali società del nostro paese;
- London Stock Exchange – La Borsa di Londra, storicamente la più importante tra quelle geograficamente situate in Europa;
- Borsa di Francoforte – Attualmente la più grande per capitalizzazione tra i paesi membri dell’Unione Europea;
- Hong Kong Stock Exchange – La principale Borsa asiatica, soprattutto in virtù delle regole più trasparenti rispetto alla Borsa di Shangai e di Shenzen nella Cina continentale.
Utilizzando un broker serio, puoi avere accesso a tutte queste Borse direttamente da una sola piattaforma. Di certo un bel risparmio di tempo, rispetto a quando bisognava recarsi fisicamente in ogni posto per negoziare le azioni quotate. Un broker particolarmente adatto ai principianti e ricco di strumenti negoziabili con costi minimi è eToro (trovi il sito ufficiale qui).
Conclusioni
In conclusione, il ruolo delle Borse Valori è estremamente importante per l’economia. Grazie alle Borse, le società e i governi possono finanziarsi e i privati risparmiatori possono investire il loro denaro. Un ciclo continuo, in cui i soggetti che hanno del risparmio possono guadagnare investendo questo risparmio presso coloro che invece hanno bisogno di denaro da spendere in modo produttivo.
Le Borse vengono spesso viste come un luogo di speculazione, di avidità, che poi porta alla nascita di bolle speculative con effetti a cascata su tutta l’economia. In parte c’è anche questo, ma c’è soprattutto molto altro. Aiutando i capitali a fluire in modo efficiente da chi li vuole investire a chi li vuole ricevere, la Borsa è un’istituzione fondamentale per l’economia di una nazione.
Oggi è diventato anche molto più facile per gli investitori privati e le famiglie avere accesso alle Borse. Grazie ai broker online, basta un computer o uno smartphone per collegarsi alla piattaforma del proprio broker e trasmettere ordini di acquisto e di vendita su tutti gli strumenti finanziari del mondo. Ti consigliamo di dare un’occhiata ai tre broker suggeriti dalla nostra redazione, che abbiamo scelto con estrema attenzione e che noi stessi utilizziamo:
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FAQ
Oggi anche i piccoli risparmiatori possono investire il loro denaro. Grazie agli ETF, i fondi diversificati a gestione passiva, e all’avvento dei broker online, bastano 20€ per iniziare investire sui principali indici di Borsa del mondo.
Normalmente i guadagni in Borsa si ottengono in due modi: vendendo gli strumenti finanziari a un prezzo più alto di quello che si è pagato inizialmente per acquistarli, oppure attraverso le rendite che provengono dalle cedole delle obbligazioni o dai dividendi delle azioni.
Le principali Borse del mondo sono il New York Stock Exchange, il Nasdaq, il London Stock Exchange, la Borsa di Francoforte, la Borsa di Hong Kong e quella di Shangai. In Italia la Borsa di Milano è la principale sede di scambi di azioni delle società quotate.
Le Borse normalmente appartengono a società private, come NYSE Euronext o Nasdaq Inc. Tuttavia ci sono delle commissioni e delle autorità di vigilanza pubbliche che si occupano di monitorare l’operato di queste società e di prendere provvedimenti contro chi commette infrazioni.
Fonti e bibliografia
- https://www.investopedia.com/ask/answers/042415/what-average-annual-return-sp-500.asp
- https://en.wikipedia.org/wiki/Onion_Futures_Act