Azioni Idrogeno: le 9 migliori su cui investire oggi

Le azioni connesse all’idrogeno sono un investimento interessante per gli investitori orientati al lungo termine.

La mobilità sostenibile è un tema estremamente importante, e l’idrogeno green potrebbe diventare una tecnologia essenziale per alimentare l’economia del futuro.

Insieme stiamo per vedere i migliori titoli scelti dalla nostra redazione per investire sul mercato dell’idrogeno a vario titolo. Abbiamo scelto un elenco di strumenti che ti permettono di diversificare il portafoglio su tutta la filiera dell’idrogeno; i criteri che abbiamo utilizzato per scegliere i titoli sono spiegati in dettaglio al di sotto dell’elenco.

Anche se in questo momento l’idrogeno green è ancora troppo costoso per riuscire a essere impiegato su larga scala come combustibile, il costo di produzione si abbassa drasticamente di anno in anno. Per questo, chi avrà la pazienza di attendere lo sviluppo della tecnologia potrebbe ottenere in cambio rendimenti interessanti investendo sul settore.

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migliori azioni idrogeno su cui investire oggi elenco completo con spiegazione
Abbiamo selezionato nove titoli ad alto potenziale che operano nel settore dell’idrogeno a vario titolo

#9 Hazer Group

Cominciamo subito con una delle società che sta lavorando sulle tecnologie più innovative che hanno a che fare con l’idrogeno. Si tratta di Hazer Group, che specializza  la sua offerta nel produrre idrogeno e grafite di alta qualità, a basso costo, partendo dal gas naturale.

Il metodo impiegato da Hazer Group si basa sull’utilizzo del ferro come materiale catalizzatore per la reazione che produce l’idrogeno; da qui, il gas può essere impiegato facilmente sia nelle applicazioni stazionarie che nei veicoli alimentati a idrogeno.

La particolarità di questa soluzione è proprio il fatto di avere la grafite come materiale “residuale” della reazione che trasforma il gas naturale in idrogeno. Non è un caso: la grafite è un materiale che sta trovando grandi applicazioni nella ricerca di sistemi per la conservazione a lungo termine dell’energia elettrica.

La tecnologia proposta da Hazer Group ha un grande potenziale, ma ci vorrà tempo prima che l’azienda sia effettivamente in grado di produrre su larga scala il suo idrogeno e poi venderlo ai clienti finali. Esporsi a questo titolo significa esporsi a un’azienda che ha un enorme potenziale di crescita, ma rappresenta anche un rischio notevole: da valutare in base alla propria strategia di costruzione del portafoglio.

#8 Bloom Energy

Bloom Energy è una società coinvolta a tutto tondo nel mercato dell’idrogeno, con soluzioni che possono diventare la fonte di energia principale o una fonte di backup per imprese di piccola o grande dimensione. La particolarità di questa società è il fatto di lavorare su celle a combustibile a ossido solido.

Si tratta, curiosamente, della stessa tecnologia pionierizzata dalla NASA durante le missioni Apollo, che ha permesso agli astronauti di avere energia elettrica a bordo durante i celebri viaggi verso la Luna. A distanza di oltre 50 anni, questa tecnologia ha fatto passi da gigante.

L’obiettivo primario di una cella a combustibile a ossido solido è trasformare l’energia chimica contenuta in un carburante, tipicamente gas naturale, in energia elettrica. A differenza di un classico generatore a diesel o gas, però, viene evitata la combustione e dunque ossido e monossido di carbonio non entrano nell’atmosfera.

L’obiettivo di Bloom Energy è rendere sempre più efficiente questo processo, in modo tale da rendere le celle a combustibile una soluzione economica e vantaggiosa per produrre energia per i progetti scollegati dalla rete elettrica principale o in situazioni di problemi con la rete di distribuzione della corrente.

La società è anche sempre più vicina a chiudere il suo bilancio di esercizio con un risultato netto positivo, e nel frattempo il tasso di crescita del fatturato di anno in anno è stato molto importante. Con una capitalizzazione ancora piccola rispetto al potenziale di lungo termine, è uno dei titoli su cui oggi riteniamo che abbia senso investire per esporsi a un particolare tipo di tecnologia nel mondo dell’idrogeno.

#7 Pure Hydrogen

Pure Hydrogen è una società ancora piccola, ma dal grande potenziale. Il suo obiettivo è diventare il più grande fornitore di idrogeno pulito in Australia, un mercato geograficamente isolato. Si tratta di un pioniere nel suo territorio, per cui se l’idrogeno dovesse effettivamente diventare impiegato su larga scala questa società potrà vantare una quota di mercato molto grande nel suo mercato di sbocco.

Al momento l’azienda sta operando sulla prima fase del suo modello di business, che include la realizzazione di tante piccole installazioni produttive vicine ai clienti finali. In un secondo momento è in programma il trasporto su medie distante e la realizzazione di stabilimenti più grandi.

Dal momento che la società non produce ancora ricavi, il titolo è molto poco capitalizzato. Dall’altra parte, nel corso del tempo il management ha dato prova di stare lavorando molto seriamente sul progetto; siamo convinti che il titolo possa essere interessante anche per via di una possibile acquisizione.

In un secondo momento, quando il mercato dell’idrogeno inizierà ad accentrarsi verso una manciata di società più competitive a livello globale, qualunque di queste volesse entrare sul mercato australiano potrebbe avere interesse ad acquisire Pure Hydrogen.

La società fa sapere sul suo sito ufficiale che nel medio termine, il suo obiettivo è arrivare a vendere 1 kg di idrogeno a meno di 4 dollari australiani. A questo prezzo, l’idrogeno diventerebbe estremamente competitivo sul mercato locale se paragonato ai costi di trasporto con veicoli a diesel o benzina. Vale soprattutto per i grandi veicoli industriali, dove il peso ridotto dell’idrogeno porta a un vantaggio importante in termini di efficienza.

idrogeno verde cos'è e come funziona il processo produttivo
L’idrogeno verde permette di conservare a lungo l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili

 #6 ITM Power

ITM Power è una società che si occupa di elettrolizzatori. Sono uno strumento essenziale per la transizione ecologica verso un mercato sostenibile dell’idrogeno, sia a livello economico che ambientale. Gli elettrolizzatori di ITM Power utilizzano energia proveniente da fonti rinnovabili per produrre quello che nell’ambiente viene chiamato “idrogeno verde”, cioè prodotto senza combustibili fossili.

Questo tipo di produzione è l’unico che permette di ottenere a tutti gli effetti idrogeno senza impatto ambientale, né sull’aria né sul bilanciamento di ossigeno e vapore acqueo nell’atmosfera. Ridurre il costo e aumentare l’efficienza degli elettrolizzatori è il passaggio più importante che in questo momento la tecnologia dovrà compiere per poter rendere l’idrogeno conveniente su larga scala.

ITM Power è già in grado di fornire diversi tipi di elettrolizzatori per diverse necessità di energia; la società ha ancora dei numeri di bilancio molto piccoli, ma la sua capitalizzazione da oltre 2 miliardi di sterline indica chiaramente una grande fiducia da parte del mercato.

Tra i produttori di elettrolizzatori, ITM è uno dei più tecnologicamente avanzati. Per questo ci aspettiamo che, se l’idrogeno verde continuerà a veder scendere il suo costo di produzione, questa possa essere una società dal potenziale estremamente alto.

#5 Hyzon Motors

Hyzon Motors è una società molto giovane che sta sviluppando dei camion a idrogeno. L’idrogeno si presta particolarmente bene a essere utilizzato come fonte di alimentazione per i veicoli più pesanti; alimentarli con batterie al litio, infatti, richiede un pacco batterie molto ingombrante che aumenta il peso e dunque limita l’autonomia del veicolo.

La società è stata fondata nel 2020 e nel 2021 ha già iniziato a produrre ricavi. Si tratta di un investimento orientato alla crescita di lungo termine, dal momento che la società non è ancora profittevole e che ci vorrà tempo prima che possa diventarlo. Dall’altra parte, la tecnologia di Hyzon è molto promettente e il management ha già presentato due modelli di mezzi di trasporto pesanti e un autobus.

Nel 2021 era stato fissato un obiettivo di 85 veicoli consegnati, che è stato battuto dai dati consuntivi di fine anno. Gli investitori si aspettano che anche il 2022 possa essere un anno positivo e noi riteniamo che la società sia ben posizionata per riuscirci.

Malgrado il ritmo della produzione sia ancora lento per il momento, gli ordini dei clienti abbondano e la capacità produttiva dovrebbe andare incontro a un forte aumento nei prossimi 3 anni. Con una capitalizzazione di 1,26 miliardi di dollari nel momento in cui scriviamo, c’è ampio margine per la crescita futura del titolo.

#4 FuelCell Energy

FuelCell Energy sfrutta la tecnologia dell’idrogeno per servire una nicchia di mercato molto particolare. Si tratta, infatti, di un produttore di generatori a idrogeno che utilizzano delle fonti di energia chimica (tipicamente gas naturale) per produrre energia. L’unica emissione di questo sistema è semplice acqua, anziché i classici gas serra dei generatori con motore a scoppio.

I generatori di FuelCell vengono utilizzati soprattutto per migliorare la grid resilience, cioè per contrastare gli imprevisti che possono verificarsi nella rete di distribuzione dell’energia. In questo modo è possibile continuare a fornire energia agli edifici anche durante un blackout.

A differenza di altri generatori, rumorosi e inquinanti, è facile utilizzare i prodotti di FuelCell anche in contesti urbani e densamente popolati. Inoltre la tecnologia di produzione utilizzata per i generatori potrà essere eventualmente applicata ad altre soluzioni in futuro, rendendo FuelCell una società importante anche per il suo lavoro continuo di ricerca e sviluppo.

Purtroppo la società fatica a mantenere il suo tasso di crescita annuale e a produrre utili, ma questo è piuttosto normale se consideriamo le caratteristiche attuali del mercato dell’idrogeno. Sarà con l’efficientamento della conversione in energia elettrica che questa soluzione diventerà economicamente sostenibile e di conseguenza più capace di produrre risultati di bilancio.

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#3 PowerCell

PowerCell è una società svedese, quotata sulla Borsa di Stoccolma. Dal momento che fa parte del gruppo Nasdaq, è piuttosto semplice trovare dei broker che ti permettano di investire su questo exchange. La società è interamente dedicata alla ricerca e allo sviluppo di celle a combustibile.

Considera che molti titoli legati all’energia rinnovabile, all’idrogeno e alla sostenibilità più in generale sono quotati sulle Borse del Nord Europa; se ti interessa investire sul settore, dovresti utilizzare un broker come Markets.com (clicca qui per il sito) che ti permetta di accedere anche a questi listini.

L’obiettivo di PowerCell è fare in modo che la maggior quantità possibile di energia chimica contenuta nell’idrogeno possa diventare energia elettrica attraverso le sue celle a combustibile. Questa reazione determina l’efficienza dei motori e dei generatori a idrogeno. Subito dopo il problema di produrre il gas stesso, è un fattore tecnologico determinante.

PowerCell vanta già diversi brevetti e utilizza dei particolari polimeri per riuscire a rendere più efficiente le sue celle a combustibile. Nel corso degli anni i bilanci hanno visto un aumento notevole del fatturato, che è aumentato di quasi cinque volte a cavallo tra il 2017 e il 2022.

Altro elemento interessante di questa società è il fatto di essere uno spin-off di Volvo. La gran parte dei passi avanti che abbiamo avuto nel mondo della tecnologia legata all’idrogeno sono stati proprio correlati al mercato automotive. Il fatto che la società abbia avuto esperienza diretta nel settore con uno dei maggiori produttori di automobili e camion a livello internazionale è sicuramente un plus.

cosa sono e come funzionano le celle a combustibile alimentate a idrogeno
Delle celle a combustibile efficienti sono indispensabili per riconvertire con la minima perdita l’energia chimica conservata nell’idrogeno in energia elettrica

#2 Plug Power

Plug Power è una società dedicata al 100% alla produzione di idrogeno e di celle a combustibile economicamente convenienti. Si tratta di un leader mondiale in questi due ambiti e sta accelerando rapidamente il suo ritmo di ricerca e sviluppo per abbassare ancora i costi dell’idrogeno green.

In questo momento, Plug Power ha una tecnologia estremamente avanzata che fa molta invidia all’interno del settore. La società è in affari da oltre 25 anni e ha commercializzato oltre 40.000 unità delle sue celle a combustibile con successo. Siamo di fronte a un’azienda che ha dunque dimostrato di saper resistere alla prova del tempo, ai cicli di crescita ma anche a quelli di contrazione dell’economia.

Plug Power offre tutte le principali soluzioni per cui l’idrogeno può essere utilizzato oggi. Dai generatori per la resilienza della rete elettrica ai motori, passando ovviamente per le celle a combustibile. Qualunque sia l’applicazione dell’idrogeno verde che si rivelerà più profittevole nel corso del tempo, Plug Power farà parte di quel mercato.

Con l’eccezione dell’anno difficile avuto nel 2020 per via della pandemia, Plug Power mantiene saldo il suo tasso di crescita di anno in anno. Anche in questo caso possiamo aspettarci che il bilancio di fine anno sia chiuso in perdita nel futuro a breve termine. Si tratta di una costante in un mercato così giovane. Tuttavia, a poco a poco l’idrogeno diventa un business sempre più vicino a diventare economicamente conveniente.

Il titolo è stato piuttosto volatile negli ultimi anni, è impossibile negarlo. Si tratta di un investimento adatto solo a chi non ha paura delle oscillazioni, con rischio e potenziale rendimento entrambi elevati.

#1 Iberdrola

Iberdrola è leader europeo nella produzione di idrogeno green. Un biglietto da visita che parla molto chiaro: al momento, questa è l’azienda che può beneficiare di più dalla crescente popolarità della tecnologia legata all’idrogeno.

Si tratta di una società spagnola, pioniere in molti ambiti dell’energia pulita. Già nel settore eolico e fotovoltaico l’azienda ha fatto grandi investimenti con successo, e ora sta portando avanti un piano di investimento da 75 miliardi di euro per raddoppiare il suo output tra il 2019 e il 2025.

Considerando che l’Europa è costretta a importare gran parte del petrolio e del gas naturale che consuma, Iberdrola trova terreno fertile per le sue operazioni. Una società in grado di produrre idrogeno green e energia elettrica da fonti rinnovabili, in questo momento, trova tutto il favore politico nel tentativo europeo di prendere le distanze dai combustibili fossili importati dalla Russia.

Oltre a tutto questo, è importante sottolineare che Iberdrola ha dei bilanci molto solidi e che il titolo è molto meno capitalizzato rispetto al fatturato e all’utile della società rispetto a tanti altri che operano nello stesso settore.

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I nostri criteri di scelta

Tutte le società che abbiamo presentato all’interno della guida sono il frutto di un’estensiva ricerca di mercato da parte della nostra redazione. Abbiamo soprattutto dato peso ai fondamentali delle società più grandi, cioè al loro fatturato e utile netto, aggiustato per il loro tasso di crescita, incrociando questi dati con la capitalizzazione di mercato.

Dall’altra parte il mercato dell’idrogeno è molto giovane. Non è ancora del tutto chiaro quali saranno le tecnologie che avranno successo su larga scala. Per questo è un mercato frammentato, ricco di piccole aziende ad alto potenziale che registrano ancora numeri molto bassi.

Valutare queste aziende più piccole è necessariamente diverso e richiede lo studio di altre variabili. Per questo abbiamo tenuto in considerazione altri elementi, soprattutto legati al potenziale tecnologico: brevetti, costo di produzione dell’idrogeno o efficienza delle celle a combustibile.

Diversificare il portafoglio diventa doppiamente importante quando si ha a che fare con un settore così dinamico. Bisogna riuscire a esporsi a tutte le tecnologie, tutti i mercati e tutte le aree geografiche che per prime potrebbero rendere l’idrogeno competitivo con i combustibili fossili e con le batterie al litio.

Dove comprare azioni idrogeno

Prima di concludere, è d’obbligo da parte nostra segnalare la migliore piattaforma per comprare azioni legate all’idrogeno (ma anche ovviamente qualunque altro titolo azionario): eToro.

Come mai preferiamo eToro rispetto, ad esempio, agli ETF che si possono sottoscrivere con piattaforme come Moneyfarm?

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Inoltre, l’accesso a grafici in tempo reale e a strumenti di analisi tecnica fornisce informazioni cruciali per prendere decisioni informate.

La funzione di social trading di eToro permette agli investitori di seguire e interagire con altri trader esperti nel settore dell’idrogeno, apprendendo dalle loro strategie e conoscenze. Ancora più importante, è possibile copiare quello che fanno i migliori, per ottenere i loro stessi risultati.

Infine, la semplicità d’uso della piattaforma rende l’investimento accessibile anche per chi è alle prime armi, fornendo un ambiente educativo e collaborativo per esplorare le opportunità offerte dal promettente settore dell’idrogeno.

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Opinioni Finali

Considerato il ritmo a cui la tecnologia di produzione dell’idrogeno e quella della sua conversione in corrente elettrica si sono sviluppate, è molto difficile pensare che questa fonte non abbia uno spazio importante nel futuro dell’energia.

Dall’altra parte, è importante capire che in questo momento la maggior parte delle aziende sono sostenute dalle speranze degli investitori più che dai loro risultati di bilancio. Un po’per finanziare un trend importante per la sostenibilità ambientale, un po’perché si tratta di una tecnologia promettente che potrebbe avere un tasso di crescita molto alto.

Al momento, in ogni caso, l’unico motivo per acquistare un veicolo o un generatore a idrogeno è ridurre il proprio impatto ambientale. Una scelta deliberata che ha, per ora, costi nettamente più alti rispetto alle alternative convenzionali, Certo, una soluzione che può servire una nicchia, ma non ancora un mercato triliardario come quello dei combustibili.

In futuro, la grande svolta che ci attendiamo è una diffusione così ampia delle fonti di energia rinnovabile, e un sistema di catalizzatori così efficiente, tale da rendere l’idrogeno pulito competitivo con i combustibili fossili. Industrie come quella dei trasporti via terra e via mare potrebbero beneficiare enormemente di un combustibile meno caro, risparmiando allo stesso tempo al Pianeta una gran quantità di emissioni inquinanti.

Staremo a vedere come evolverà il mercato dell’idrogeno nel corso degli anni. Dall’altra parte, i membri della nostra redazione si dichiarano ottimisti verso questa tecnologia; come nota sul conflitto di interesse, deteniamo posizioni su uno o più titoli menzionati all’interno di questa guida. Investimenti che abbiamo fatto, chiaramente, con un orizzonte di lungo termine. Siamo decisi ad aspettare almeno dieci anni per valutare davvero a che punto sarà arrivato il mercato dell’idrogeno.

Domande Frequenti

Conviene investire sulle azioni dell’idrogeno?

Le azioni correlate al settore dell’idrogeno sono in una fase interessante. Il mercato è molto giovane e in piena espansione, con tante tecnologie in competizione tra loro. Sul lungo termine, siamo convinti che alcune società oggi molto piccole possano dare grandi soddisfazioni agli investitori.

Quali settori fanno parte del mercato dell’idrogeno?

Al momento le applicazioni principali riguardano la produzione dell’idrogeno con elettrolizzatori, le celle a combustibile per produrre energia elettrica e i veicoli alimentati a idrogeno. Tuttavia è probabile che molte nuove soluzioni debbano ancora emergere.

Quali società producono veicoli a idrogeno?

Hyzon Motors, Toyota, Nissan e Hyundai sono le case automobilistiche che si stanno dedicando di più allo sviluppo di motori efficienti a idrogeno. La maggior parte dei produttori di veicoli, però, in questo momento si focalizza sulle batterie al litio.

Cos’è l’idrogeno verde?

Si tratta di un particolare metodo per produrre idrogeno senza impatto ambientale. In questo sistema, l’energia elettrica necessaria per alimentare l’idrolizzatore proviene da fonti rinnovabili.

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