Investire con Fineco? Ecco perché non farlo (e le migliori alternative)

Pubblicato: 12 Luglio 2022 di alessandro

Fineco è una banca italiana che si è fatta un nome soprattutto nel mondo degli investimenti. Dopo aver operato per anni sotto l’ombrello del gruppo Unicredit, adesso la società è totalmente indipendente ed è quotata sulla Borsa di Milano. La sua principale differenza rispetto alle altre banche italiane è il fatto di avere una fitta rete di promotori finanziari che propongono ai clienti prodotti di investimento.

Riteniamo che, per quanto ci siano anche dei lati positivi di questo servizio, ci siano delle alternative decisamente migliori in questo momento sul mercato. La nostra opinione è il frutto di un’attenta analisi che riguarda tutti i servizi di Fineco: il conto corrente, il risparmio gestito e il trading online.

In questa recensione ti spiegheremo i nostri validi motivi per cui sconsigliamo Fineco.

Scopriremo insieme anche le alternative che ti permettono di investire meglio, sia delegando ad altri professionisti con Moneyfarm, sia investendo per conto tuo usando eToro.

Perché citiamo subito eToro? Perché è una delle pochissime piattaforme di investimento che consente di copiare altri investitori, scelti tra coloro che hanno ottenuto i risultati migliori in assoluto.

In questo modo un principiante è in grado di ottenere da subito gli stessi risultati di investimento di un investitore esperto e, per di più,  ha anche la possibilità di imparare osservando in diretta quello che fanno questi grandi investitori.

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Conviene investire e fare trading con Fineco? Ecco la nostra recensione

Investimenti con Fineco: come funzionano?

Fineco è una banca molto particolare, perché di fatto opera in un modo molto diverso da concorrenti come Intesa Sanpaolo o BPM. Il suo business principale non è quello di raccogliere denaro sui conti correnti e di prestarlo sotto forma di mutui o prestiti; il suo modello di business è basato sui clienti che scelgono di attivare prodotti da investimento.

Nel corso del 2021 questo è diventato ancora più evidente. Fineco ha annunciato la chiusura programmata di tutti i conti correnti sopra i 100.000€, a meno che il cliente non abbia attivato almeno un prodotto di investimento.1  Di fatto alla società interessa chi investe, sia attraverso i prodotti di risparmio gestito offerti dai promotori, sia attraverso il trading indipendente.

I prodotti di risparmio gestito sono i classici fondi comuni d’investimento. Il cliente si interfaccia con il suo promotore finanziario, che gli presenta il prodotto. Di fatto, però, i soldi vengono poi spostati sul conto corrente dei fondi comuni d’investimento. I gestori del fondo, che come cliente tu non vedi mai, hanno totale libertà nella scelta dei titoli da comprare e vendere.

Il trading online, invece, ti permette di investire in autonomia costruendo un portafoglio titoli direttamente attraverso le piattaforme di Fineco. Il problema è che i costi di intermediazione sono esorbitati. Ne parleremo in dettaglio tra poco, ma è decisamente più conveniente investire con altri broker come eToro (trovi il sito ufficiale qui).

I costi di Fineco sono estremamente alti in entrambi i casi, per via di una struttura ancora troppo basata sul marketing tradizionale. Mantenere migliaia di promotori e centinaia di filiali in tutta Italia ha un costo importante, che inevitabilmente si riflette sul cliente.

Perché evitare il risparmio gestito di Fineco

Il risparmio gestito è sempre meno popolare, ma ci sono ancora tanti italiani che si affidano a questa soluzione. In poche parole, Fineco attrae gli investimenti cercando di procacciare affari attraverso i promotori finanziari. Quando un nuovo cliente arriva, il suo promotore gli propone una serie di pacchetti di investimento già pronti.

I soldi del cliente vengono presi e spostati in uno o più fondi comuni d’investimento. Questi vengono tipicamente gestiti dal Lussemburgo, per cui non aspettarti di poter interagire con i gestori. Il tuo promotore non ha voce in capitolo sulla gestione di questi fondi.

Questo schema ti impone dei limiti importanti:

  • Tanto per cominciare, non hai nessun controllo sui tuoi investimenti;
  • Gli investimenti non sono liquidi, cioè non puoi comprare e vendere le tue quote facilmente e in ogni momento come avviene con gli ETF;
  • Paghi costi molto alti per la gestione del prodotto. Li paghi sempre, ma soprattutto quando i tuoi investimenti vanno bene.

In media, la struttura di un fondo di Fineco prevede il 2,5-3% di costi annui. A questo si somma, di solito, una commissione del 20% sulla performance nel caso in cui il fondo batta il suo indice di riferimento.

Come abbiamo ribadito più volte ormai, investire in ETF è decisamente meglio di investire in fondi comuni. I costi scendono allo 0,2-0,3% annuo, non hai commissioni sulla performance e l’investimento è molto più liquido. Puoi comprare e vendere le quote direttamente in Borsa, non hai costi di entrata e di uscita e soprattutto il fondo si limita a replicare un indice. Non c’è un gestore che fa trading con il tuo denaro, questa è la grande differenza.

L’ulteriore vantaggio è quello di poter comprare questi prodotti in totale autonomia con qualunque broker. Ad esempio, comprando ETF con eToro (trovi il sito ufficiale qui) non si pagano commissioni di negoziazione di alcun genere.

Migliore alternativa per il risparmio gestito

Se preferisci lasciare i tuoi investimenti in mano a un professionista, anziché operare in autonomia, puoi farlo comunque usando un servizio migliore come quello di Moneyfarm. Perché lo definiamo “migliore”? Per diversi motivi.

Tanto per cominciare, Moneyfarm è un servizio interamente basato sugli ETF. Il tuo personale consulente finanziario, che sarà a tua disposizione per rispondere alle domande e fornirti assistenza, non è un promotore finanziario. Si tratta di consulenti finanziari indipendenti che non hanno alcun conflitto di interesse con te.

Non si può dire lo stesso di Fineco. I promotori di Fineco hanno un conflitto di interesse evidente con il cliente. Ti possono proporre esclusivamente i fondi comuni creati e gestiti da Fineco, anche se pensano che quelli di un’altra società o che gli ETF siano migliori.

Per contro, Moneyfarm non ha alcun accordo con gli ETF che raccomanda ai clienti. Per cui non c’è conflitto di interessi e la società può occuparsi dei tuoi risparmi nel modo che ritiene più opportuno. Non devi pagare commissioni di entrata e di uscita, sei libero di liquidare i tuoi investimenti come e quando vuoi, e non ci sono costi nascosti.

Inoltre Moneyfarm non è una banca, per cui sei libero di mantenere i tuoi risparmi dove preferisci. Puoi avere il conto corrente che ritieni più conveniente e dall’altra parte un servizio specifico per gli investimenti.

Tutto questo significa che hai costi nettamente più bassi, nell’ordine dello 0,5-1% annuo a seconda di quanto capitale stai investendo. Non hai vincoli, non hai commissioni di performance, non c’è conflitto di interessi. Tutto considerato, riteniamo che Moneyfarm sia nettamente superiore a Fineco per chi cerca un servizio di risparmio gestito.

Perché evitare il trading online di Fineco

Il trading online è la seconda attività chiave di Fineco. Chiaramente questo servizio è rivolto a chi vuole costruire il suo portafoglio titoli in autonomia, anziché affidarsi a qualcun altro. Questo è anche quello che facciamo noi e quello che consigliamo a chiunque abbia il tempo di dedicarsi alla formazione sugli investimenti per autogestirsi da questo punto di vista.

Fineco ti permette di negoziare azioni, ETF e futures veri e propri. Ci sono poi indici e Forex sotto forma di CFD, quindi i classici strumenti finanziari derivati che vengono utilizzati nel mondo del trading.

L’offerta è piuttosto ampia, questo è forse l’unico reale vantaggio che riusciamo a vedere nel servizio di trading offerto da Fineco. Per il resto ci sono parecchie cose che invece non ci piacciono:

  • I costi di negoziazione sono estremamente alti, parliamo di 12-18€ per ogni acquisto e poi per ogni vendita di un pacchetto azionario;
  • La piattaforma PowerDesk offerta da Fineco è piuttosto difficile da usare e ha un’esperienza da svecchiare;
  • Persino sui CFD, che sono strumenti pensati appositamente per tagliare i costi di negoziazione, Fineco impone commissioni fisse e spread piuttosto alti.

Nel complesso, i costi elevati e la difficoltà di utilizzo della piattaforma ci hanno subito allontanato dal servizio. Rispetto ai concorrenti più moderni come eToro, a nostro avviso non c’è nulla che realmente valga la pena di salvare nel trading online di Fineco.

Puoi provare gratis il conto demo di eToro registrandoti qui e vedere tu stesso tutte le differenze. Registrandoti gratis  sul sito ufficiale riceverai subito 100.000$ virtuali che puoi usare per esercitarti sulla piattaforma. I costi, i grafici e tutte le funzionalità che troverai sul conto demo, sono gli stessi che troverai sul conto reale.

confronto commissioni di fineco e di etoro
Il confronto tra eToro e Fineco sui costi del trading online fa capire chiaramente quanto non convenga investire con Fineco

Migliori alternative al trading online di Fineco

Anche nel caso del trading online, ci interessa fare i nomi concreti di alcune alternative più convenienti di Fineco. Parliamo di servizi che sono più convenienti sul fronte dei costi, hanno un elenco di strumenti finanziari negoziabili paragonabile, hanno piattaforme più semplici da usare e un servizio di assistenza migliore.

Tanto per cominciare, abbiamo già menzionato eToro. Si tratta probabilmente del broker più conosciuto in Italia e in tutta Europa. Ti permette di comprare migliaia di azioni senza pagare commissioni né fisse né variabili, e ti permette di fare la stessa cosa anche sulle crypto e sugli ETF.

Inoltre ti permette di operare sui CFD esattamente come Fineco, se vuoi fare investimenti più speculativi. Questo aggiunge altre categorie di strumenti finanziari importanti: indicimaterie prime e Forex.

Puoi comprare e vendere gli strumenti finanziari disponibili sulla piattaforma sotto forma di CFD sfruttando anche la leva finanziaria e la vendita allo scoperto. In tutto questo, il servizio è incredibilmente semplice da usare anche per una persona che non ha alcuna esperienza nel mondo del trading.

Un’altra funzionalità molto utile e molto interessante di eToro è il social trading (scoprilo sul sito ufficiale qui). Ti permette di copiare in automatico le mosse di altri investitori iscritti alla piattaforma.

Quando inizi a fare social trading puoi navigare tra migliaia di investitori iscritti a eToro. Puoi verificare il rendimento che hanno avuto in passato, la composizione del loro portafoglio e le loro strategie. Dopodiché, se vuoi, puoi usare una parte del tuo capitale per copiare uno o più investitori.

Ogni volta che uno di loro farà un’operazione di acquisto o di vendita, la stessa cosa verrà fatta con il capitale che hai destinato a copiare quella persona. Il servizio non ha nessun costo extra ed è diventato ormai estremamente popolare in tutta Europa.

Conto corrente con Fineco: conviene?

Il conto corrente è forse il servizio migliore di Fineco, tutto considerato, vista la buona quantità di vantaggi che si ricevono in cambio di un canone mensile di 6,95€. Questo canone è azzerato per i clienti che hanno meno di 28 anni o che rispecchiano una lunghissima serie di requisiti, incluso il fatto di avere un mutuo con Fineco. I servizi gratuiti includono:

  • Bonifici in Italia, che puoi effettuare anche semplicemente conoscendo il numero di telefono e non l’IBAN del tuo destinatario;
  • Prelievi al di sopra dei 99€ negli ATM del circuito Bancomat®;
  • Carta di debito;
  • App Fineco;
  • Pagamenti online di MAV e bollette.

Niente di particolarmente interessante, ma il prezzo è valido. Fineco tiene bassi i costi del conto corrente per avvicinare i clienti con un servizio molto semplice e comune praticamente a tutti. Realmente il margine viene creato dalla vendita di servizi accessori, soprattutto i prodotti di risparmio gestito che abbiamo commentato prima.

Tieni conto, però, che non puoi avere più di 100.000€ sul conto a meno che tu non abbia attivato almeno uno di questi altri prodotti. Devi investire in fondi comuni, attivare un mutuo, richiedere un prestito o fare qualunque altra scelta che permetta a Fineco di guadagnare di più.

Questo a nostro avviso è inaudito e piuttosto ridicolo, considerando le alternative sul mercato. I conti correnti di Intesa e di Unicredit, due banche più grandi con un internet banking estremamente sviluppato, non prevedono questa scelta obbligata tra investire con loro o chiudere il conto.

Se parliamo di N26, Vivid Money o altre carte conto interamente digitali, il costo scende a zero e i servizi spesso sono ancora più integrati.

Il problema principale di Fineco

Dietro a tutti questi aspetti costosi e sconvenienti di Fineco c’è un solo grande problema: la struttura di questa banca. Fineco sul suo sito vanta lo slogan “Non siamo diventati digitali, siamo nati digitali”. Ma è realmente così? Assolutamente no, anzi, tutto il contrario.

Di fatto Fineco è un servizio che si regge sui suoi promotori finanziari. Persone che cercano di procacciare affari per la società e rappresentano un costo enorme, anche perché essendo pagati come lavoratori autonomi si aspettano delle retribuzioni piuttosto alte. Per questo le commissioni sui tutti i servizi sono così alte.

Non solo c’è un promotore finanziario che ti convince a investire con loro e che riceve una parte delle commissioni che paghi. C’è un capo di quel promotore finanziario che coordina l’ufficio, un manager, la segretaria del manager, il gestore del fondo, la segretaria del gestore del fondo e così via. Una struttura estremamente dispersiva in cui bisogna mantenere tutti, bene o male, dalla base alla punta della piramide.

A questo si sommano tutti i normali costi di una banca tradizionale, che mantiene i suoi uffici in città grandi e piccole. Per questo i servizi come eToro -scopri di più sul sito ufficiale- nel mondo degli investimenti e i servizi come N26 per la gestione del conto corrente sono così tanto più convenienti. Sono totalmente digitali, non hanno procacciatori d’affari e i loro manager, per cui possono riflettere questa struttura più snella e i loro costi più bassi al cliente finale.

commissioni fondi di investimento fineco
I fondi d’investimento comuni di Fineco applicano tipicamente questa struttura di costi

La nostra opinione su Fineco

Quelli di cui abbiamo parlato fino a ora sono semplicemente fatti. Confrontando i numeri, i servizi e le piattaforme di trading di Fineco con i servizi concorrenti, gli elementi che abbiamo esposto sono semplicemente oggettivi.

La nostra opinione è che i tempi di Fineco ormai siano finiti, a meno che la banca non riesca a reinventarsi nel corso dei prossimi anni. Con tutti i servizi interamente digitali che si fanno concorrenza, oggi puoi usare un servizio come Trade.com (maggiori informazioni sul sito ufficiale) che offre trading e risparmio gestito con costi che sono una piccola frazione di quelli di Fineco.

Il sistema dei promotori finanziari è anacronistico. Il cliente è costretto a pagare il 3-3,5% annuo di commissioni sui suoi investimenti, senza nessuna garanzia di battere il mercato grazie al gestore del fondo. Un ETF offre costi dello 0,1-0,25% e ti permette di ottenere rendimenti uguali, se non superiori nel lungo termine. Al netto dei costi e considerando gli interessi composti, nel lungo termine la differenza diventa enorme.

Fineco era il servizio giusto per un’economia agli albori della sua era digitale, dove i servizi online erano basilari e l’assistenza di un promotore offline era importante. Oggi affidarsi a una banca di questo genere significa semplicemente aumentare a dismisura i costi di commissioni, senza nessun reale valore aggiunto.

Anche il conto corrente, che sarebbe competitivo se non avesse dei vincoli, perde totalmente valore quando si tiene conto del limite dei 100.000€. Al di sopra di questo capitale sei costretto a richiedere un prestito o un mutuo, oppure ad attivare dei prodotti di investimento assolutamente non validi.

Nel complesso preferiamo semplicemente sconsigliare Fineco e favorire altri servizi, come eToro, Moneyfarm o N26, che offrono condizioni nettamente migliori per la gestione del conto corrente e degli investimenti.

Cos’è? Banca focalizzata sugli investimenti
Conviene? No – Costi eccessivi
Migliore alternativa per il trading eToro
Migliore alternativa per consulenza Moneyfarm
Migliori alternative per il conto corrente Intesa, Unicredit, N26, Vivid Money
Il nostro voto 4,5 su 10
Fineco – Riepilogo

FAQ

Perché Fineco è così cara?

I prodotti di investimento e la maggior parte dei servizi di Fineco hanno un costo elevato, perché la banca affianca una fitta rete di promotori finanziari ai costi tipici di un istituto di credito. I promotori, i loro manager e i gestori dei fondi comuni devono tutti essere pagati con le commissioni imposte ai clienti.

Conviene di più investire con Fineco o con Moneyfarm?

Moneyfarm è decisamente meglio di Fineco sotto tutti i punti di vista se stai cercando un servizio di consulenza finanziaria. I costi sono più bassi, non c’è conflitto di interessi, i consulenti sono totalmente indipendenti e i tuoi fondi vengono investiti senza vincoli in ETF anziché in fondi comuni d’investimento.

Investire con Fineco è una buona idea?

Investire con Fineco implica costi piuttosto elevati, sia con il trading online che con i fondi comuni proposti dai promotori finanziari. Per questo sconsigliamo decisamente entrambi i servizi offerti da questa banca.

Conviene fare trading online con Fineco?

Il servizio di trading online di Fineco offre sia CFD che strumenti finanziari sottostanti. Ma in entrambi i casi i costi di negoziazione sono estremamente più alti di quelli che si possono avere con eToro, Trade.com, Degiro o tutti gli altri principali broker online.

Fonti e bibliografia

  1. https://www.corriere.it/economia/finanza/21_marzo_24/banche-prendono-mira-grandi-conti-correnti-perche-fineco-chiude-conti-oltre-100-mila-euro-37bb754a-8c6a-11eb-9a35-ae00f9335e99.shtml
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