Take Profit: cos’è, quando usarlo e dove posizionarlo

Il take profit è uno strumento che permette ai trader di automatizzare la chiusura in profitto di un’operazione di trading. Il suo complementare è lo stop loss, che invece serve a chiudere in automatico una posizione in perdita. Il trader può decidere la condizione per attivare gli stop, di fatto rimuovendo la necessità di liquidare manualmente gli investimenti.

Il take profit è un interessante strumento per la gestione del rischio, ma non sempre conviene utilizzarlo. Ci sono elementi importanti da tenere in considerazione, a partire dall’orizzonte temporale dell’investimento e dall’utilizzo o meno della leva finanziaria.

In questa guida scopriremo tutte le basi da conoscere riguardo agli stop automatici e al take profit in particolare; per andare ancora più a fondo nella scoperta di questi strumenti, consigliamo di frequentare il corso gratuito di LiquidityX. Si tratta di una risorsa liberamente accessibile online, in cui tutti questi strumenti vengono spiegati nei dettagli da analisti con anni di esperienza professionale nel mondo dei mercati.

cos'è e come funziona il take profit
Il take profit è uno degli strumenti più utilizzati sulle piattaforme di trading moderne

Take profit: cos’è e come funziona

Il take profit è un ordine che il trader trasmette alla sua piattaforma, solitamente nel momento in cui apre una nuova posizione, chiedendo che questa venga chiusa a un certo livello di profitto. Nel caso in cui questa condizione si dovesse avverare, il trade verrà automaticamente liquidato. Se si tratta di un’operazione di acquisto i titoli verranno venduti e viceversa, a prescindere da cosa stia facendo il trader in quel momento.

La caratteristica essenziale del take profit è proprio il fatto di essere totalmente automatico. L’unica cosa che dovrai impostare manualmente è la posizione dello stop, decidendo quale condizione si debba avverare affinché l’operazione venga chiusa.

Nel momento in cui la condizione si avvera non è importante se il trader sia o meno di fronte ai grafici, o se il suo computer sia acceso o meno: la piattaforma rispetta sempre lo stop se c’è sufficiente liquidità nel mercato. In questo modo  puoi evitare che il tuo trade arrivi a generare un profitto, ma che poi prenda la direzione opposta mentre tu non stai guardando l’andamento del prezzo.

La maggior parte delle piattaforme supporta diverse tipologie di take profit e permette di spostare il livello dello stop automatico dopo che un investimento è stato aperto. Finché la posizione non è chiusa, utilizzando un broker valido come eToro rimane sempre possibile modificare o cancellare il take profit.

Quando conviene usare il Take Profit

Utilizzare il take profit conviene soprattutto quando si fanno operazioni speculative e in generale trade di breve termine. A maggior ragione, ha senso utilizzarlo quando si utilizza la leva finanziaria o se il trade riguarda una vendita allo scoperto. Si tratta di un’indicazione generale a cui esistono delle eccezioni, ma è importante conoscere la logica dietro a questo tipo di decisione.

In primo luogo, è più semplice avere un target di riferimento per l’andamento di uno strumento finanziario nel breve termine. Nessuno sa bene quanto potrebbero valere le azioni Amazon tra vent’anni, ma è probabile che in una singola giornata di Borsa abbiano un’oscillazione tra -3% e +3%. Il fatto di avere dei riferimenti è essenziale per poter utilizzare con logica il take profit.

Conviene utilizzare il take profit nelle posizioni che includono leva finanziaria e short selling, invece, perché la perdita potenziale è più alta rispetto a quando si compra un’azione per tenerla a lungo in portafoglio. Se il grafico dovesse muoversi verso la direzione che ci aspettiamo, ma non fossimo davanti alla nostra piattaforma per poter chiudere la posizione, correremmo il rischio di vedere poi il prezzo andare nella direzione opposta e mietere perdite anziché profitti.

Al tempo stesso, ha poco senso utilizzare il take profit nelle operazioni di lungo termine perché è quasi impossibile avere un’idea chiara di come saranno i prezzi dei vari asset a distanza di anni. Posizionando il take profit rischieremmo soltanto di limitare la crescita del nostro investimento nel corso del tempo.

Tipologie di Take Profit

Abbiamo detto che il take profit è una condizione in cui il nostro trade si trova in profitto e la nostra piattaforma di trading. Ci sono diversi modi per stabilire questa condizione, alcuni più semplici e altri più complessi. Le piattaforme più professionali, come MetaTrader, possono arrivare ad avere oltre 5 sistemi diversi per impostare il take profit:

  • Livello di prezzo – La piattaforma chiude la posizione se lo strumento finanziario tocca un determinato prezzo deciso dal trader;
  • Numero di pips – Nel caso in cui il prezzo dovesse muoversi in direzione sfavorevole per un certo numero di pips, la posizione viene liquidata;
  • Percentuale – In caso di perdita di una certa percentuale del capitale investito, il broker procede a liquidare la posizione per conto del cliente;
  • Trailing take profit – La forma più tecnica e avanzata di take profit. Si stabilisce un certo numero di pips, e il trailing take profit segue il trend continuando a spostare il livello di chiusura in base al massimo profitto toccato.
come impostare il take profit su eToro
Normalmente tutte le piattaforme inseriscono il pulsante per la scelta del take profit nella schermata di conferma degli ordini

Ogni trader ha le sue strategie per posizionare il take profit, ma in generale è importante fare pratica con diverse tipologie di stop. Il nostro consiglio è anche quello di studiare l’argomento prima di iniziare a esercitarsi, quantomeno per avere dei riferimenti su ciò che fanno gli investitori più esperti. Il corso gratis di LiquidityX contiene un capitolo interamente dedicato agli stop automatici, che noi stessi abbiamo trovato molto utile.

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Dove posizionare il Take Profit

La scelta più difficile, quando si tratta di stop automatici, è sempre quella del posizionamento. Ci sono diverse strategie per scegliere se e dove mettere il take profit, alcune più basate su valori arbitrari e altre che invece richiedono di analizzare le caratteristiche del singolo trade. Non esiste un consensus universale, ed è importante che tu sappia che solo facendo esperienza si migliora concretamente nella scelta dei take profit.

Un modo eccellente per fare pratica è fare trading online in demo. Il conto demo è un account con denaro virtuale che permette a tutti di fare pratica senza dover sacrificare il proprio capitale. In questo modo puoi fare pratica per tutto il tempo che ti serve, senza dover da subito investire soldi veri.

Il miglior conto demo in circolazione, attualmente, è quello di eToro: riceverai 100.000$ virtuali per esercitarti, senza vincoli e senza limiti di tempo.

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Per conoscere in modo approfondito le principali strategie per posizionare il take profit, in realtà, serve prendersi un po’di tempo. Per questo consigliamo sempre a chi ha iniziato a fare trading da poco di studiare dei corsi di trading online, specie vista l’offerta di corsi gratis di qualità accessibili direttamente online. Il corso gratuito di LiquidityX, ad esempio, è una risorsa completa e molto approfondita che dedica ampio spazio alle strategie per posizionare gli stop automatici.

Detto questo, quelle che vedremo qui sono le tre principali strategie per scegliere dove inserire il take profit.

 1 – In prossimità di una resistenza

I livelli di supporto e resistenza sono prezzi intorno ai quali il grafico di uno strumento finanziario tende a rimbalzare per poi invertire il proprio trend. I livelli di supporto sono punti in cui è evidente che il grafico abbia rimbalzato a rialzo più volte in passato, mentre le resistenze sono punti dove i trend rialzisti tendono a cambiare direzione.

In prossimità di un livello di resistenza, dunque, ci possiamo aspettare che il grafico passi da rialzista a ribassista. Se abbiamo aperto una classica posizione long, potremmo voler posizionare qui il nostro take profit. In questo modo eviteremmo il rischio che il prezzo possa avvicinarsi alla resistenza e poi ripiegare verso il basso, cancellando parte dei nostri profitti.

Chiaramente in caso di vendita allo scoperto il discorso è identico, ma funziona al contrario. In questo caso sarebbe più conveniente posizionare il take profit in prossimità di un supporto, per proteggersi dalla possibilità che dopo aver toccato questo livello il prezzo incominci una corsa rialzista.

2 – Utilizzando gli indicatori di trading

Gli indicatori di trading sono strumenti matematici che elaborano calcoli sull’andamento del prezzo di uno strumento finanziario. In base a questi calcoli possono identificare linee, livelli o semplicemente altri numeri che aiutano il trader a fare delle previsioni più precise. Ci sono tantissimi indicatori di trading, alcuni semplici come le medie mobili e altri più complessi come l’oscillatore stocastico, o l’oscillatore MACD.

Ciò che ci interessa, in questo contesto, è che alcuni indicatori possono aiutare nella scelta del posizionamento del take profit. Uno in particolare che consigliamo di conoscere sono le bande di Bollinger, uno strumento basato sulla volatilità del grafico. Le bande di Bollinger individuano sul grafico due linee, una sopra e una sotto al prezzo, entro le quali ci possiamo attendere che il prezzo tenda a rimanere. Una buona idea è utilizzare come riferimento queste linee per posizionare il take profit.

Altro indicatore molto pratico per il posizionamento del take profit sono i livelli di Fibonacci. Il trader può selezionare due punti sul grafico e identificare questi livelli tratti direttamente dalla celebre sequenza del matematico toscano. Nessuno ha mai dimostrato un motivo concreto per cui questi livelli abbiano un’importanza nel mondo del trading. Semplicemente, l’esperienza empirica insegna che tendono a funzionare molto bene come take profit e stop loss.

3 – Traling take profit

Chi utilizza il trailing take profit tende a utilizzare strategie completamente diverse per posizionarlo. Questo stop funziona in un modo particolare: il trader decide un certo numero di pips, che la piattaforma tiene in memoria. Se il prezzo si muove subito in direzione sfavorevole al trade per quel numero di pips, la posizione viene chiusa.

Se invece il grafico prende la direzione che il trader si aspettava, la piattaforma continua a spostare lo stop in base al profitto della posizione. Più la posizione va in profitto e più la piattaforma sposta lo stop in alto. La posizione viene chiusa quando il grafico si muove nella direzione sfavorevole al trade per il numero di pips selezionato dal trader, calcolati rispetto al punto di massimo profitto e non rispetto al prezzo di apertura.

Utilizzando il conto demo di eToro si può fare pratica con questo tipo di stop, applicandolo a oltre 5.000 strumenti finanziari tratti da tutte le principali asset class. In generale, fare pratica ed esercitarsi prima di passare al denaro reale è sempre importante; quando si tratta di elementi molto tecnici come i trailing stop, questa decisione diventa ancora più importante.

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esempio di trailing take profit
Il trailing stop si sposta in base al profitto generato dalla posizione

In ogni caso, non è detto che lo strumento più tecnicamente avanzato sia sempre il migliore. Con un trailing stop siamo sicuri di non chiudere mai nel miglior punto possibile la nostra operazione. Possiamo essere sicuri che se il grafico dovesse muoversi molto nella nostra direzione e poi rintracciare in direzione opposta avremo comunque chiuso il trade in profitto, ma si tratta di un compromesso da valutare con attenzione.

Conclusioni e consigli utili

Il take profit è uno strumento sempre utile che ogni trader dovrebbe conoscere. Qualunque forma di stop automatico è importante quando si fa trading intraday e non si è sicuri di poter monitorare continuamente i grafici. Come abbiamo già detto, però, è importante sapere quando sia il caso di utilizzarlo e quando non sia il caso di farlo. Come ogni strumento, non è utile in tutte le circostanze.

In un primo momento è normale che un trader si senta confuso dalle diverse tipologie di stop e dalle centinaia di strategie che esistono per decidere dove posizionarlo. Nel corso del tempo, però, osservando il comportamento degli strumenti finanziari e imparando a distinguere le circostanze diventa via via più chiaro.

Imparare a utilizzare bene il take profit è importante anche per chi vuole approdare nel mondo del trading algoritmico. Tutti i robot di trading funzionano attraverso stop automatici, dal momento che la condizione per uscire da un trade deve essere già presente in forma di codice all’interno dell’algoritmo.

Nel caso volessi dedicarti a imparare in modo approfondito questo argomento, la redazione di Giocare In Borsa 24 ti consiglia il corso gratuito di LiquidityX. Senza sborsare un solo euro, avrai accesso a un corso completo sui principi fondanti dell’analisi tecnica con un’ampia sezione dedicata a take profit e stop loss.

Domande Frequenti

Cos’è il take profit?

Il take profit è un livello di chiusura automatica. Nel caso in cui un trade raggiunga il suo take profit, la piattaforma liquida la posizione in automatico. Non c’è bisogno di un intervento manuale da parte del trader.

Cos’è un trailing take profit?

Il trailing take profit non chiude la posizione a un livello preciso di prezzo. Lo stop si muove mano a mano che la posizione genera un profitto più alto. In questo modo i trader possono evitare che grandi rintracciamenti del grafico possano cancellare tutto il profitto generato.

Perché il mio take profit non ha funzionato?

A volte nel mercato non c’è sufficiente liquidità per permettere alla piattaforma di rispettare il take profit. Nel caso in cui il grafico mostrasse un gap, ad esempio, il broker liquiderà la posizione al prezzo più vicino possibile.

Come impostare il take profit su eToro?

Su eToro i trader possono impostare il take profit nella schermata di conferma dell’ordine. Di fianco al pulsante per selezionare la leva, ce ne sono altri due per i livelli di take profit e stop loss.

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