Investimenti sicuri: 3 da Fare e 3 da Evitare nel 2024-2026
Dove trovare oggi investimenti sicuri?
Gli investimenti sicuri sono un argomento intramontabile nel mondo della finanza. L’investitore, per definizione, valuta continuamente il rischio e il potenziale rendimento delle sue operazioni. Trovare le operazioni che offrono il massimo potenziale in cambio del minimo rischio è esattamente ciò che bisogna fare per far crescere un portafoglio d’investimento nel corso del tempo.
Se sei indeciso sui migliori investimenti sicuri, la guida di oggi ti aiuterà a fare chiarezza. Vedremo insieme quali siano quelli più interessanti sui cui puntare oggi e quali, invece, siano da evitare.
Scoprirai che ci sono investimenti sicuri e piuttosto redditizi che vengono sottovalutati dalla gran parte degli italiani, mentre altri sono inflazionati e sopravvalutati.
Insieme all’analisi dei singoli investimenti, parleremo anche delle migliori piattaforme per investire. Nello specifico, avremo modo di vedere come eToro (trovi il sito ufficiale qui) e gli altri broker online abbiano ormai preso il sopravvento -per qualità e per popolarità- rispetto alle alternative tradizionali.
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Un esempio? La possibilità di copiare quello che fanno gli altri investitori, selezionati sulla base dei risultati che hanno ottenuto in passato.
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Migliori investimenti sicuri oggi
Nel corso del tempo i mercati cambiano: che siano immobiliari, finanziari o del lavoro, i mercati evolvono continuamente. Per questo gli investimenti che un tempo hanno costruito l’Italia, oggi risultano invece delle alternative zoppicanti alle nuove opportunità che si sono presentate nell’economia avanzata e digitalizzata in cui viviamo.
Qui vogliamo vedere, in particolare, tre investimenti che possono garantirti ritorni interessanti con rischi molto contenuti. I nostri criteri di scelta sono stati:
- Sicurezza – Quanto è probabile che un investimento non ti faccia perdere soldi nel medio-lungo termine;
- Rendimento – Quanto è probabile che un investimento ti faccia guadagnare soldi nel medio-lungo termine;
- Liquidità – Quanto è facile liquidare il tuo investimento nel caso tu voglia concludere l’operazione;
- Costi – Quanti costi di intermediazione, manutenzione o altre spese prevede l’investimento;
- Tassazione – Quante imposte dovrai pagare sulla tua operazione e quanto incidono sul potenziale rendimento;
- Facilità – Quanto è facile realizzare l’investimento per una persona che non si occupa a livello professionale di questo.
Sulla base di tutto questo, abbiamo identificato degli spunti interessanti che ora vogliamo presentarti.
1 – ETF su indici importanti
Questa è senza dubbio la scelta più semplice e quella che paga meglio nel lungo termine. Abbiamo trattato gli ETF in una guida separata, che ti consigliamo di leggere nel caso in cui tu non avessi idea di che cosa si tratta. Facendo un piccolo riassunto, comunque, gli ETF sono dei fondi che includono nel loro portafoglio vari titoli azionari o obbligazionari.
Gli ETF non vanno confusi con i fondi comuni d’investimento, quelli che normalmente vengono proposti da banche, assicurazioni e promotori finanziari. Infatti ci sono delle differenze piuttosto importanti tra un prodotto e l’altro:
- I fondi comuni d’investimento hanno dei gestori che cercano attivamente di fare trading con il tuo capitale, per cui la loro performance è più incerta;
- Gli ETF replicano la performance di un certo indice e la loro composizione è sempre uguale a quella dell’indice, senza trading attivo da parte dei gestori;
- I fondi comuni d’investimento sono scambiati privatamente, per cui è molto difficile vendere le quote e normalmente ci sono alti costi di entrata e uscita. Anche i costi di gestione sono molto elevati per via del team di trader costantemente attivi, per cui il costo complessivo annuo è solitamente del 3-4%;
- Gli ETF sono scambiati in Borsa, per cui sono molto liquidi e i costi di negoziazione sono zero usando un broker come eToro (maggiori informazioni sul sito ufficiale). I costi annui difficilmente superano lo 0,2-0,3%.
Ormai ci sono ETF che tracciano qualunque indice di Borsa. Nel lungo termine, però, i risultati più sicuri e prevedibili si ottengono con degli indici molto solidi e diversificati: S&P 500, Nasdaq 100 oppure MSCI World Index.
Il grande vantaggio degli ETF è che con pochissimo capitale puoi diversificare molto il tuo investimento, godendo dei ritorni tipici del mercato azionario ma con un rischio contenuto. Il rischio è contenuto soprattutto quando si investe su fondi che comprano le quote di società particolarmente grandi, come appunto nel caso degli ETF sugli indici che abbiamo appena menzionato.
2 – Dividendi di società molto consolidate
Un’altra forma di investimento sicura, specialmente quando si costruisce un portafoglio diversificato. Bisogna staccarsi dall’idea che le azioni siano una forma di investimento così rischiosa come spesso viene dipinta dagli italiani; di fatto negli ultimi 13 anni le azioni sono volate in Borsa, pur essendo “rischiose”, mentre i prezzi degli immobili sono precipitati in gran parte d’Italia.
Certo, investire in penny stocks o in società con grande potenziale ma che devono ancora fatturare il loro primo euro è estremamente rischioso. Ma un portafoglio costruito con buona diversificazione su titoli consolidati, che staccano dividendi, significa coniugare nel tempo la crescita del patrimonio e dei flussi di cassa.
Alcuni esempi validi sono:
- Banche – Molti titoli bancari, da Intesa Sanpaolo a Unicredit, offrono dividendi interessanti in cambio di rischi ridotti. Questo vale soprattutto per le azioni dei gruppi bancari più grandi, non soggetti alla volatilità e ai problemi che spesso assillano i piccoli gruppi italiani;
- Energetici – Le società coinvolte nella produzione di energia e corrente elettrica (Eni, Enel, Italgas, Gazprom, Royal Dutch Shell, ecc.) hanno un andamento ciclico e dividendi che in media sono molto alti. Nel periodo 2021-2025, le politiche dell’OPEC sulla produzione di petrolio e la forte domanda di gas naturale stanno portando a profitti record per le società del settore;
- Colossi industriali – Parliamo di aziende come Apple, Johnson & Johnson, Ferrari oppure Coca Cola. Titoli che crescono poco nel tempo ma staccano un dividendo sicuro e sono destinati a crescere insieme all’economia globale nel corso del tempo;
Costruendo un portafoglio a basso rischio si può aspirare, nel corso del tempo, a un dividendo del 4% medio annuo e una crescita del valore dei titoli che aggiunge un ulteriore 1-2%. Per essere investimenti con un rischio così basso, il rendimento è decisamente interessante.
Se stai cercando una buona piattaforma per comprare azioni, tra l’altro, vogliamo consigliarti una delle nostre preferite. Si tratta di XTB (qui per il sito ufficiale), una società con licenza europea e autorizzazione Consob che ha sviluppato la sua piattaforma per investire online. Facilità di utilizzo e costi ridotti sono l’essenza di questa piattaforma, che offre anche un conto demo gratuito per testarla usando solo denaro virtuale e senza correre rischi.
3 – Crowdfunding immobiliare
Il crowdfunding immobiliare ha guadagnato parecchia popolarità nel corso degli ultimi anni. A differenza del tradizionale equity crowdfunding, in cui si comprano quote di piccole società in crescita, il crowdfunding immobiliare serve a finanziare cantieri che diventeranno case, hotel o appartmenti.
L’equity crowdfunding è stato tradizionalmente molto rischioso, dal momento in cui si tratta di un investimento poco liquido su società che non godono della stessa trasparenza di quelle quotate in Borsa. Per contro il crowdfunding immobiliare offre una chiara exit strategy agli investitori: dopo aver completato il cantiere, le case vengono vendute o affittate e i profitti vengono direttamente condivisi con gli investitori.
La maggior parte delle piattaforme di crowdfunding immobiliare offre ritorni annui del 7-9% per chi finanzia i progetti. Ovviamente questi ritorni sono collegati alla buona riuscita del progetto, ma è veramente molto raro che un progetto non venga completato. Vengono selezionati appositamente dei cantieri in luoghi strategici proposti da società con tanti anni di esperienza alle spalle.
L’altro grande vantaggio di questo sistema è che tipicamente servono 1-2 anni prima di completare il progetto. Le somme rimangono dunque vincolate per poco, come in un conto deposito, ma con un potenziale di ritorno molto più alto. La liquidità rimane più elevata con gli investimenti in Borsa, dal momento in cui le azioni si possono comprare e vendere in ogni momento, ma anche il crowdfunding immobiliare “se la cava” da questo punto di vista.
Scegliendo con attenzione i progetti su cui investi, potresti ottenere discreti ritorni a fronte di rischi comunque contenuti. Le piattaforme più popolari in Italia sono:
- Housers
- Recrowd
- Italy Crowd
- Concrete Investing
Puoi dare un’occhiata ai progetti che vengono proposti in questo momento e scoprire se facciano o meno al caso tuo.
Investimenti sicuri: quali evitare?
Ci sono investimenti “sicuri” che a nostro avviso conviene evitare in questo periodo storico. Il problema con questi investimenti può essere uno di questi tre:
- Offrono rendimenti troppo bassi o addirittura negativi se aggiustati al tasso di inflazione;
- Non sono abbastanza liquidi;
- Sembrano sicuri quando, in realtà, nascondono rischi piuttosto alti.
Sarai forse sorpreso di trovare all’interno di questa categoria alcuni asset che sono stati storicamente molto popolari tra gli investitori italiani. Ricorda, però, di allontanare i pregiudizi e i preconcetti prima di fare qualunque investimento. Le scelte finanziarie devono essere puramente frutto di un processo logico e razionale, non emotivo.
1 – Obbligazioni governative o delle Poste
I BTP e i Buoni Fruttiferi Postali sono stati per decenni, ormai, una sorta di “investimento per eccellenza” in Italia. Un tempo, quando il tasso di inflazione in Italia era elevato, i rendimenti nominali di questi strumenti erano incredibili: 20-30% annuo, a dirlo oggi fa quasi impressione.
La realtà è che i BTP e i BFP non hanno mai avuto un interessante rendimento netto. Una volta aggiustati all’inflazione, sono stati poco più che in grado di tenere il passo. Certamente sono un modo facile per proteggersi dall’inflazione, ma tanto vale farlo parcheggiando la liquidità in strumenti che rendono di più.
Parlando di rischi, è vero che il rischio intrinseco di questi strumenti è praticamente nullo. A meno che l’Italia non vada in default, ipotesi molto improbabile, i BTP continueranno a pagare le cedole e il loro valore di rimborso a chi li detiene. Ma questo fattore non racconta l’intera storia.
Al momento, infatti, il rischio di mercato dei BTP è molto alto. Questo per un semplice motivo: più sono alti i tassi di interesse centrali della BCE, più i BTP offrono rendimento. Più sono bassi i tassi di interesse della BCE, meno i BTP offrono rendimento. In questo periodo storico, che dura ormai dall’epoca in cui Mario Draghi ha risposto alla crisi greca come Presidente della Banca Centrale Europea, i tassi centrali sono azzerati.
Letteralmente, da qui i tassi della BCE non possono fare altro che salire.
Quando scatterà l’aumento dei tassi e le nuove emissioni renderanno di più, le vecchie emissioni di BTP varranno meno. Significa che vendendo i tuoi BTP acquistati oggi riceverai meno di quello che li hai pagati inizialmente; potresti semplicemente scegliere di tenerli in portafoglio a quel punto, ma a parità di rischio avrai comunque un bond che rende meno. Pessima idea su tutti i fronti.
2 – Immobili (in gran parte d’Italia)
Gli investimenti immobiliari non sono affatto sicuri come sembrano, per una lunga serie di motivi. Il primo motivo, nonché il più importante, è l’andamento dei prezzi delle case in Italia. Dal momento in cui i numeri della nostra popolazione sono stagnanti e molti giovani altamente formati scelgono di spostarsi all’estero per ottenere migliori opportunità lavorative, il mondo delle case è in crisi ormai dal 2008.
Ci sono alcune eccezioni: Milano è la prima fra tutte. Anche Roma, Napoli e Torino, per lo meno in alcuni quartieri, sono quantomeno riuscite a mantenere stabili i prezzi. Solo il capoluogo lombardo però ha visto una forte rivalutazione degli immobili in gran parte delle sue aree e nella provincia.
Se guardiamo alle città più piccole, a salvarsi sono state quasi esclusivamente le mete vacanziere più gettonate: Santa Margherita Ligure, Forte dei Marmi, Portofino, Como e poco altro. Sono zone con immobili di lusso destinate a un mercato molto abbiente, spesso costituito da stranieri, ma rappresentano più l’eccezione che la regola.
La gran parte degli italiani vive in una casa che si sta attivamente svalutando e il futuro è difficile da prevedere. Ormai è anche chiaro che la pandemia non abbia davvero portato a quella migrazione verso le piccole città e verso il Sud che ci si aspettava: la quasi totalità delle aziende hanno interamente richiamato nei loro uffici i dipendenti.
I rendimenti degli affitti sono altrettanti bassi, oltre che vessati dalle imposte e dalla necessità di provvedere alla manutenzione straordinaria. Se la casa rimane sfitta per un periodo e occorre pagare le imposte sulla seconda casa, allora la questione si trasforma in un salasso.
Inoltre un singolo immobile non è affatto un investimento diversificato: un solo asset, in una sola zona geografica, in un solo mercato.
3 – Oro e monete preziose
Questo è un altro tipo di investimento che storicamente gli italiani hanno apprezzato. L’idea di un bene rifugio come l’oro, un metallo prezioso che resiste alla prova del tempo, ha sempre attirato le persone in cerca di investimenti sicuri. Ma la maggior parte delle persone non capisce questo mercato e finisce per fare errori davvero grossolani.
Il mercato dell’oro come bene da investimento funziona solo ad altissimi livelli, cioè solo per chi ha le centinaia di migliaia di euro che servono per comprare un lingotto ufficiale da investimento. Qualunque altra forma di oro, soprattutto le monete preziose, non è affatto un buon investimento.
Se il valore di mercato di una moneta preziosa è di 180€, quello che insomma i negozianti si offrono tra loro, al dettaglio viene venduta a 220€ e se la riporti in negozio ti viene comprata a 160€. Questo spread, cioè la differenza tra il valore di mercato e il valore di negoziazione, è il guadagno del commerciante. Questo significa che salvo una rivalutazione incredibile del prezzo dell’oro, stai attivamente perdendo soldi comprando monete preziose.
I costi di intermediazione sono semplicemente troppo alti in un mercato del genere. In più, l’oro nel corso del tempo mantiene il suo prezzo costante contro la svalutazione della moneta ma non offre effettivamente rendimento. Piuttosto che comprare direttamente oro fisico, se stai pensando di diversificare il tuo portafoglio potresti comprare le azioni di una società che estrae oro. Questo lo puoi fare usando eToro (maggiori informazioni sul sito ufficiale) senza pagare nessuna commissione.
Le azioni delle società che estraggono oro, chiaramente, hanno lo stesso andamento dell’oro nel corso del tempo. Ti permettono di investire solo la cifra che vuoi effettivamente investire, senza doverti preoccupare della differenza tra prezzo di acquisto e di vendita che viene praticata dalle gioiellerie e dai compro oro.
Rendimento degli investimenti sicuri
Tutto quello che abbiamo visto fino a ora ci porta a parlare di quale sia effettivamente il rendimento atteso di un’operazione di investimento sicura. Se parliamo di azioni con buoni dividendi, allora possiamo arrivare abbastanza facilmente ad avere un rendimento annuo del 6-7% tra la crescita del titolo e il dividendo staccato.
Il crowdfunding immobiliare, che per l’appunto è tendenzialmente sicuro, offre un rendimento simile. In questo caso lo svantaggio è quello di dover bloccare l’investimento per un periodo di tempo di 1-3 anni, in attesa che il cantiere venga portato a termine.
Gli ETF sugli indici principali, invece, hanno avuto un rendimento storico (tra il 1960 e oggi) del 10-12% se consideriamo lo S&P 500 e il Nasdaq 100. Questi sono i due principali indici di Borsa americani e anche i più raccomandati per chi cerca un’operazione di investimento di lungo termine con rischi ridotti. Il vantaggio è anche quello di non dover bloccare la liquidità a lungo, oltre al fatto di poter usare piattaforme come eToro o XTB per non pagare commissioni sugli investimenti.
Passando agli investimenti sconsigliati, ci possiamo aspettare che BTP, Buoni Fruttiferi Postali e oro tengano semplicemente il passo dell’inflazione. In un periodo di crescita economica come questo, tuttavia, è uno spreco di opportunità. Nel lungo termine, poi, sappiamo bene che i periodi di espansione dell’economia e dei mercati sono più importanti dei momenti di contrazione.
Parlando infine di immobili, fare previsioni generali è molto difficile perché tutto dipende dalla scelta dell’immobile e della località. Nelle migliori zone d’Italia è possibile aspettarsi una rivalutazione del 4-5% annuo, ma nella gran parte d’Italia possiamo invece aspettarci un calo stabile del valore delle case del 2-5% annuo nei prossimi anni.
Investimenti sicuri in Banca e alle Poste: convengono?
Chi conosce poco il mondo dei mercati finanziari e degli investimenti tende a riporre molta fiducia negli intermediari finanziari classici: banche, Poste Italiane e assicurazioni. Ma conviene realmente investire attraverso queste realtà? Quasi sempre la risposta è no. Le banche sono estremamente utili per prestare denaro a chi ne ha bisogno, le assicurazioni sono estremamente utili per coprirsi dai rischi, ma quando si parla di investimenti bisogna stare attenti.
Normalmente tutti i prodotti di risparmio gestito sono strutturati con costi molto alti. La maggior parte si colloca tra il 2,5% annuo e il 3,5% annuo fisso, più una commissione di performance in base ai risultati ottenuti. I costi sono tali da erodere il rendimento in gran parte o del tutto, alle volte persino portando il rendimento in negativo malgrado la crescita dei mercati.
Un caso a parte sono i conti deposito e i Buoni Fruttiferi Postali. In questo caso non parliamo di risparmio gestito, con un team di investitori che usa il nostro denaro per speculare in Borsa e che noi non vediamo mai. Questi prodotti servono semplicemente alle istituzioni finanziarie per avere della liquidità sicura da poter prestare a chi chiede prestiti personali o mutui. Il vantaggio è che i costi sono molto bassi, ma i rendimenti sono quasi nulli specialmente una volta aggiustati al tasso di inflazione.
Realmente, per investire con successo la cosa migliore è formarsi e operare in autonomia. Puoi iniziare dal corso gratuito di XTB, che consigliamo vivamente per chi è digiuno in materia di investimenti. Il corso tratta tutte le tematiche importanti per imparare a conoscere gli strumenti finanziari e la costruzione dei portafogli di investimento.
XTB è un broker regolamentato in Europa e autorizzato da Consob a operare in Italia, che ha strutturato questo corso per aiutare le persone ad avvicinarsi al mondo degli investimenti ed eventualmente a utilizzare la sua piattaforma. Se vuoi approfondire, puoi trovare il corso gratuito qui.
Migliori investimenti sicuri | ETF, dividendi, crowdfunding immobiliare |
Investimenti sicuri da evitare | BTP, Buoni Fruttiferi, Immobili, Oro fisico |
Dove investire | Piattaforme online sicure |
Dove non investire | Risparmio gestito, assicurazioni, banche |
Rendimento atteso | Dal 5% al 10% annuo |
FAQ
Per investire con sicurezza e rendimento sul lungo termine, alcuni asset spiccano tra gli altri: gli ETF azionari molto diversificati -come quelli sugli indici principali- e le dividend stocks che operano in settori altamente consolidati.
Le banche offrono un solo prodotto di investimento realmente sicuro: i conti deposito. Gli altri sono prodotti di risparmio gestito, tipicamente fondi gestiti da trader in Lussemburgo o a Cipro, con costi estremamente alti che erodono i rendimenti.
Gli immobili non sono più investimenti sicuri in gran parte d’Italia. Tolte alcune zone molto turistiche e le grandi città, le case continuano a svalutarsi per effetto di una popolazione non più in crescita e per la “fuga dei cervelli” verso mete più attraenti sul fronte lavorativo.
Acquistando ETF molto diversificati sui mercati azionari più stabili, oppure azioni con dividendi elevati e outlook stabili, gli investimenti in Borsa possono offrire allo stesso tempo ottimi rendimenti e un livello elevato di sicurezza.
Comunque ragazzi tutto giusto…però citare Moneyfarm in un articolo sugli investimenti sicuri è una grossa contraddizione, io ci ho perso 10.000 euro. Quando sono andato da avvocato per denunciali il suddetto avvocato mi ha fatto leggere le scritte in piccolo del contratto che devi accettare dove appunto è detto che puoi perdere soldi. Solo che uno queste cose non lo legge, credendo come un babbeo alla pubblicità e a quello che ti dice il consulente al telefono.