Admirals (ex Admiral Markets) conviene? Recensione e Opinioni

Admirals (già Admiral Markets) è un broker online che permette ai clienti di investire online in autonomia, su tutti i principali strumenti finanziari. L’azienda vanta più di vent’anni di esperienza in questo settore, avendo aperto i battenti nel 2001 con il nome Admiral Markets. Nel 2021, in occasione del ventesimo anniversario, il brand è stato abbreviato in Admirals.

Si tratta di una società regolamentata e operativa in quasi tutto il mondo. La versione europea è regolamentata da CySEC (licenza 201/13) e la sede del servizio è per l’appunto a Nicosia, sull’isola di Cipro.  Admirals ha anche raggiunto un altro traguardo importante nel 2020, quando l’azienda è diventata carbon neutral e quindi del tutto sostenibile dal punto di vista delle emissioni di CO2.

Fatta questa breve introduzione, ciò che ci interessa sapere è quanto sia valido questo broker e se sia in grado di reggere il confronto con i migliori servizi europei. Qui presentiamo la nostra recensione e le nostre opinioni, oltre a un confronto diretto con i broker come eToro che al momento godono di maggior popolarità.

recensione completa Admirals
Dimostrando l’impegno per combattere il cambiamento climatico, Admirals è arrivato alla neutralità delle emissioni di CO2 nel 2020

Admirals è sicuro?

Admirals è un broker sicuro e affidabile, con oltre vent’anni di storico a supporto di questa affermazione. È sempre importante ricordare che un broker, per operare legalmente in Italia, deve avere ottenuto un’apposita licenza in Europa.

Nel caso di Admirals si tratta, per l’appunto, della licenza cipriota rilasciata da CySEC.

Quando un broker opera con le dovute regolamentazioni, si può già parlare di un servizio sicuro. Le commissioni di Borsa europee non scherzano e sono note a livello mondiale per essere tra le più stringenti in fatto di controlli.

Admirals ha anche dalla sua parte il fatto di essere regolamentato in altre aree del mondo. La versione inglese, ad esempio, opera con autorizzazione FCA e in Australia con licenza rilasciata dalla Australian Financial Services. Ha uffici in diverse aree del mondo e operando in un settore strettamente monitorato, non avrebbe raggiunto i vent’anni di attività senza essere un broker sicuro.

La versione europea, chiaramente, è tenuta a rispettare tutti gli standard di sicurezza imposti dalle normative MiFID. Queste includono la segregazione dei fondi dei clienti su conti non promiscui e l’assicurazione contro un’eventuale insolvenza del broker.

Come funziona Admirals?

Admiral Markets è un broker ibrido, per cui permette di investire su strumenti adatti a un portafoglio di lungo termine e altri di natura più speculativa. Nello specifico, per chi vuole costruire un portafoglio orientato al lungo termine, è possibile comprare azioni ed ETF senza commissioni. Per chi è orientato al trading speculativo e intraday, invece, Admirals ha pensato anche a offrire CFD negoziabili in leva.

Si tratta di un’offerta molto simile a quella di eToro, che però preferiamo per alcuni dettagli non da poco. Nel caso di eToro, ad esempio, è possibile anche comprare criptovalute reali senza commissioni e la leva finanziaria sui CFD si può regolare manualmente. Inoltre la piattaforma è più intuitiva, lasciando meno spazio per le inefficienze e la confusione.

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Comprendere al meglio il funzionamento di un broker richiede, quantomeno, un’analisi di tre aspetti: le piattaforme di trading offerte ai clienti, gli strumenti negoziabili e i costi. Questi sono proprio gli elementi su cui ci concentreremo ora, in modo da poter approfondire ogni aspetto singolarmente.

Piattaforme di trading

Le piattaforme di trading offerte da Admirals sono due: da una parte il web trader proprietario, dall’altra MetaTrader. Il web trader è una piattaforma sviluppata appositamente per questo broker, in cui l’interfaccia e tutte le ottimizzazioni sono pensate per integrarsi con la sua offerta. Questa è anche l’unica opzione che permette di negoziare tutti gli strumenti finanziari disponibili.

Dall’altra parte c’è poi MetaTrader, piattaforma di calibro professionale e ampiamente utilizzata dagli utenti esperti. Il nostro broker preferito per questa piattaforma rimane comunque Capex.com, anche grazie al maggior numero di strumenti negoziabili e alla migliore integrazione con il resto del servizio. Admirals ha comunque fatto un buon lavoro, cercando di offrire piattaforme diverse e in grado di bilanciare le necessità di utenti più e meno esperti ed è comunque un buon broker per usare Metatrader.

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A tutto questo si aggiunge poi l’app ufficiale di Admirals, che riprende da vicino le funzionalità del web trader. Si tratta essenzialmente di una versione più ottimizzata per dispositivi mobili, disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play Store.

Su cosa si può investire

L’offerta di Admirals cerca di bilanciare le necessità dei trader e quelle degli investitori. Il cuore del servizio rimane comunque l’offerta di CFD, cioè i classici contratti per differenza che replicano l’andamento di un sottostante. Abbiamo parlato dei vantaggi dei CFD in una guida apposita, dove evidenziamo anche le differenze con l’acquisto diretto dei sottostanti.

Tramite questi contratti derivati, con Admirals è possibile investire su:

  • Azioni – Mancano totalmente, però, quelle italiane
  • ETF
  • Materie prime
  • Indici di Borsa
  • Principali obbligazioni governative

Manca invece la possibilità di investire sulle criptovalute, che rimangono totalmente escluse dall’offerta del broker. Su tutti gli strumenti menzionati è possibile utilizzare la leva finanziaria e vendere allo scoperto, per investire sul ribasso dei vari asset.

Per gli investitori di lungo termine, poi, è possibile investire anche in azioni e ETF reali. In questo caso si acquista direttamente lo strumento sottostante, con costi piuttosto alti che Admirals tende a mascherare. Se infatti sul sito del broker si legge che questi strumenti sono negoziabili “senza commissioni”, realmente è possibile fare un solo trade gratuito al giorno per ogni valuta. Significa che ogni giorno si può comprare un pacchetto di azioni in euro e un pacchetto di azioni in dollari senza pagare commissioni, ma il secondo trade per ogni valuta si paga.

Risulta nettamente inferiore alla qualità dell’offerta di XTB e eToro, soprattutto in fatto di varietà e costi. Entrambi questi broker offrono infatti più strumenti negoziabili e la possibilità di investire davvero senza commissioni su azioni ed ETF. Non prevedono limiti a questo tipo di offerta e a loro volta offrono molti CFD, con costi di intermediazione più bassi di quelli di Admirals.

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Costi e commissioni di Admirals

In tutta franchezza, il profilo di costi di Admirals non è tra i più attraenti sul mercato. Abbiamo già commentato, ad esempio, il fatto che per poter investire sulle azioni si pagano commissioni piuttosto alte a partire dal secondo trade di giornata.

Per quanto riguarda i CFD, il costo principale è lo spread. Si tratta di uno scarto tra il prezzo a cui gli investitori possono comprare e quello a cui possono vendere un certo strumento finanziario; la distanza tra questi due prezzi rappresenta il guadagno del broker dall’operazione. Per citare alcuni degli spread di Admirals su strumenti comunemente negoziati:

  • EUR/GBP – 1 pip;
  • Dow Jones 30 – 2 punti base;
  • Principali ETF – 0.04% del prezzo della quota;
  • Petrolio WTI – 0.03$ per barile;
  • Azioni americane – 0.1% del prezzo dell’azione.

Complessivamente, gli spread di Admirals non sono niente male. Il problema è che il broker forza l’uso della leva sui CFD, per cui si sta sempre operando in un modo molto speculativo su questi strumenti. È diverso il caso di eToro, in cui invece si può scegliere manualmente il livello di leva da impiegare. Il fatto di avere spread relativamente bassi è proprio compensato dall’uso della leva, che impone costi su interessi e commissioni overnight.

Scendendo più in dettaglio per quanto riguarda le azioni, invece, c’è una commissione minima di 1$ per ogni trade non gratuito, maggiorata di 0.02$ per azione. Pur non essendo molto, anche solo facendo due operazioni a settimana si finiscono per collezionare oltre 100$ in costi in un singolo anno. Per questo, tendenzialmente, consigliamo sempre broker che hanno una vera politica di zero commissioni su questi strumenti.

Pro e contro di Admirals

pro e contro di questo servizio ci portano a pensare che Admiral Markets, ora Admirals, sia un buon broker ma non realmente tra i migliori. La società ha tentato di seguire le orme dei suoi rivali più conosciuti, ad esempio copiando il sistema di copy trading da eToro. Malgrado ciò, la “replica” di Admirals non ha mai funzionato così bene come l’originale.

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pro e contro di Admirals a confronto
Confronto diretto tra pro e contro di Admiral Markets

Lo stesso vale per altre funzionalità: lo stesso fatto di poter investire in azioni e ETF senza commissioni sembra una copia mal riuscita dei rivali diretti. Non solo è limitata a un trade al giorno, ma questa funzionalità è disponibile soltanto su MetaTrader 5. Anche la mancanza di interi comparti di strumenti finanziari ci fa ragionare sul fatto che non sia tra i broker che sentiamo di consigliare di più.

I principali pro di questo broker sono:

  • Una buona offerta di corsi di trading, che include anche sezioni dedicate a notizie e podcast per rimanere aggiornati sui mercati;
  • Il fatto di poter contare su MetaTrader come piattaforma di trading;
  • Il deposito minimo a partire da 1€;
  • Spread relativamente bassi sul trading di CFD.

I principali contro di Admirals, invece, sono:

  • L’impossibilità di investire in azioni italiane;
  • La totale assenza delle criptovalute;
  • Il fatto di dover pagare commissioni su azioni e ETF reali, tranne una singola operazione quotidiana su MT5;
  • La leva finanziaria forzata sulle operazioni in CFD;
  • I 10$ di commissioni di inattività che vengono addebitati ogni mese se non si eseguono operazioni.

Possiamo anche menzionare il fatto che il broker offra un buon conto demo per fare trading, anche se non così personalizzato e funzionale come altri. Ormai quasi tutti i broker di CFD ne hanno uno, per cui non ci sentiamo di annoverarlo tra i pro. Soprattutto considerando che i prezzi dei titoli azionari sono in ritardo di almeno 15 minuti rispetto alle Borse, mentre con il conto demo gratuito di Capex.com sono aggiornati in tempo reale.

Admirals conviene? La nostra opinione

A fronte di tutto ciò che abbiamo detto fino a ora, possiamo iniziare ad avvicinarci a un verdetto. A nostro avviso, Admirals è un broker che sta cercando eccessivamente di copiare i concorrenti di maggior successo. Molte delle funzionalità che questa società offre sono elementi che hanno già distinto e reso famosi altri broker, che hanno fatto da pionieri.

Il problema non è tanto nella mancanza di creatività, ma nell’aspetto pratico. Cercare di introdurre il trading di azioni reali senza commissioni, ma offrire un solo trade gratuito al giorno, non significa avvicinarsi a XTB. Offrire un sistema embrionale di copy trading, ma con pochi utenti da copiare e scarsi dati sulle loro performance passate, non significa avvicinarsi a eToro.

giudizio complessivo sul broker Admirals
Admirals non ci ha impressionato, ma non è comunque un broker di bassa qualità

Vogliamo comunque dire che abbiamo visto di peggio. Indubbiamente l’offerta di Admirals, sotto ogni punto di vista, è meglio di quella di broker bancari. In termini di costi, funzionalità e piattaforme, le banche italiane rimangono il fanalino di coda dell’offerta attualmente disponibile. Se però si prendono come termine di paragone i broker più utilizzati e più convenienti sul mercato, la convenienza di Admirals è discutibile.

Migliori alternative ad Admiral Markets

Dando uno sguardo alle principali alternative, la nostra redazione consiglia in particolare tre servizi che abbiamo già menzionato nel corso della guida:

  • eToroclicca per il sito – Un broker che ha bisogno di poche introduzioni, considerando che ormai spopola in tutta Europa e non solo. Famoso per la possibilità di copiare in automatico altri utenti o di guadagnare facendosi copiare, oltre che per l’offerta molto ampia di azioni, crypto ed ETF negoziabili senza commissioni;
  • XTBclicca per il sito – Società che vanta alcuni sponsor molto importanti, tra cui José Mourinho e Iker Casillas. Si tratta di un broker quotato in Borsa, con una forte presenza in tutta Europa, una piattaforma molto valida e un lungo elenco di stocks ed ETF acquistabili e vendibili con zero commissioni.
  • Capex.comclicca per il sito – Broker indubbiamente molto interessante per il fatto di avere a disposizione, oltre a MetaTrader, una delle migliori offerte di CFD in circolazione. Ottimo anche per il profilo di costi, nettamente più bassi rispetto ad Admirals e con molti asset che non prevedono alcun tipo di spread.

Tutti e tre i brand consigliati dalla redazione offrono la possibilità di aprire una demo gratuita e utilizzarla senza limiti di tempo. Sono inoltre sicuri e affidabili, avendo ottenuto l’autorizzazione Consob ed essendo sul mercato ormai da svariati anni.

Leggi anche: Oanda

FAQ

Admirals è una truffa?

No, Admirals è un broker legittimo che opera con regolamentazione CySEC e autorizzazione Consob. La sua offerta di servizi è stata dunque approvata dagli enti necessari secondo le normative europee e rispetta la regolamentazione MiFID a tutela degli investitori.

Quali sono i metodi di pagamento accettati da Admirals?

Gli utenti possono depositare e prelevare usando bonifici bancari, carte di credito/debito Visa e Mastercard oppure il wallet digitale Perfect Money. I depositi sono sempre gratis, mentre un solo prelievo al mese è gratuito; quelli successivi sono soggetti a commissioni.

Admirals offre segnali di trading?

Sì, attraverso la partnership con Trading Central esiste la possibilità di ricevere segnali di trading sul proprio account Admirals. Si tratta di una convenzione che offre gratuitamente i segnali di trading Central a tutti gli utenti del broker, direttamente all’interno di MetaTrader.

Ci sono costi nascosti su Admiral Markets?

Due costi poco visibili di Admiral Markets sono le commissioni di inattività e di prelievo. Ogni mese gli utenti hanno un prelievo gratuito, ma dal secondo si pagano 10€ per ogni bonifico richiesto; se il conto viene lasciato 30 giorni consecutivi senza aprire o chiudere operazioni, si va incontro a una commissione di inattività di 10€.

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